Giornata Europea per la Vita Indipendente
Giornata Europea per la Vita Indipendente

Perché nessuno debba più chiedere il permesso di essere se stesso

Il 5 maggio si celebra in tutta Europa la Giornata per la Vita Indipendente delle persone con disabilità; il concetto di Vita Indipendente oggi sempre più utilizzato, spesso in maniera impropria, sta entrando a far parte della nostra cultura.
I primi timidi tentativi di approccio ai percorsi personalizzati si sono avuti negli anni 60 del secolo scorso quando i movimenti per i diritti civili delle persone con disabilità iniziarono a portare avanti le loro istanze di autodeterminazione. Da ricordare in particolare, le battaglie intraprese in quegli anni, dagli studenti universitari con disabilità della Berkeley University in California, che proprio a causa della loro disabilità vennero ospitati nel vicino ospedale anziché nel Campus Universitario.
Le battaglie contro ogni forma di segregazione, discriminazione e istituzionalizzazione forzata sono portate avanti anche ai giorni nostri, dalle persone che possono autorappresentarsi, dai caregiver e dalle associazioni più rappresentative.
Il concetto di Vita Indipendente racchiude al suo interno, il diritto all’autonomia, alla libertà di scelta e alla piena partecipazione alla vita sociale, culturale ed educativa.
La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, che all’articolo 19 riconosce il diritto di ogni persona a vivere nella comunità, scegliendo dove e con chi vivere, e avendo accesso ai supporti necessari, descrive in maniera completa il concetto di Vita Indipendente.
I percorsi di Vita Indipendente, inseriti nel progetto di vita di ogni singolo cittadino con disabilità, devono prendere avvio già dai primissimi anni di scuola. La scuola, in questo contesto, ha un ruolo fondamentale, rappresentando il primo laboratorio sociale in assoluto, dove si gettano le basi per l’autodeterminazione. Una scuola realmente inclusiva deve riconoscere e valorizzare tutte le differenze, offrire percorsi personalizzati, investire nella formazione dei docenti e del personale ATA e ovviamente deve garantire i sostegni adeguati, affinché ogni studente – con o senza disabilità – possa esprimere le proprie potenzialità. La scuola è il luogo, per eccellenza, dove si sviluppa il Progetto di Vita di ogni studente, cioè un percorso personalizzato, costruito a partire dai suoi desideri, capacità e obiettivi, in sinergia con la famiglia, i servizi territoriali, e soprattutto con il diretto interessato.
Proprio a partire dal percorso di inclusione scolastica, le Istituzioni, sono chiamate, con urgenza, non solo a garantire il massimo sostegno, anche economico, ai progetti di Vita Indipendente, ma soprattutto a portare avanti politiche di deistituzionalizzazione, che portino al superamento delle grandi strutture residenziali, di per se segreganti, in favore di soluzioni di vita nella comunità, garantendo adeguati servizi di supporto personalizzati.
Investire in progetti abitativi inclusivi, nell’assistenza domiciliare integrata, nei percorsi di formazione e inserimento lavorativo significa costruire una società dove la disabilità non è più un limite.
Nella giornata del 5 maggio, si invita la società ad un profondo cambiamento culturale; è un invito a guardare alle persone con disabilità non come soggetti da assistere, ma come cittadini titolari di diritti. Serve una narrazione che non parli di “inserimento” ma di appartenenza.
In questo senso, ogni scuola, ogni famiglia, ogni ente pubblico ha una responsabilità concreta. Costruire una cultura della vita indipendente significa insegnare, ogni giorno, che l’autonomia non è assenza di bisogno, ma possibilità di scegliere e vivere con dignità.
Il 5 maggio sia allora una giornata di riflessione, ma soprattutto di impegno. Perché nessuno debba più chiedere il permesso di essere se stesso.
Tra le tante manifestazioni che si svolgono in Italia in occasione della Giornata Europea della Vita Indipendente, si segnala quella dell’Associazione Diversamente OdV di Cagliari che apre le porte della loro Casa per presentare il Learning to Fly Academy Project. Il progetto che è stato selezionato a livello europeo e sarà presentato in occasione del prossimo Congresso Europeo di Autismo Europa a Dublino. Il progetto vede la partecipazione di 10 giovani autistici di livello 3, che si cimentano quotidianamente nell’apprendimento di tutte quelle abilità necessarie alla gestione della vita quotidiana. “Quale migliore occasione della Giornata Europea della Vita Indipendente per far conoscere al territorio il prezioso lavoro svolto quotidianamente dai nostri ragazzi, che ci ricordano in ogni momento il loro diritto ad un Progetto di Vita coprogettato ed inclusivo. – sostiene Pierangelo Cappai, Presidente dell’Associazione e Presidente Eletto della WAO (Organizzazione Mondiale dell’Autismo), “In giornate come questa occorre sottolineare che garantire i giusti supporti, in base alle singole esigenze è un obbligo derivante dall’applicazione della Convenzione ONU.”
