Giovani e sicurezza urbana: una tragedia che interpella le coscienze – Intervento dopo il dramma di Cesano Maderno in cui è morta una ragazza 14enne
Giovani e sicurezza urbana: una tragedia che interpella le coscienze – Intervento dopo il dramma di Cesano Maderno in cui è morta una ragazza 14enne

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profondo cordoglio per la tragica morte della giovane ragazza di 14 anni, travolta da un treno mentre attraversava i binari con le cuffie indossate, presso un passaggio a livello con le sbarre abbassate a Cesano Maderno (MB).
Una giovane vita spezzata, in un contesto che pare già segnato da precedenti episodi analoghi, chiama in causa con forza le istituzioni, la società civile e il mondo dell’educazione. È inaccettabile che, nel 2025, si continui a morire in luoghi che dovrebbero essere messi in sicurezza da tempo, come dimostrano le numerose segnalazioni da parte dei cittadini e la convenzione – ancora inattuata – per la costruzione di un sovrappasso ferroviario, siglata quasi un anno fa tra Ferrovie Nord e l’amministrazione comunale.
Questa tragedia impone una riflessione profonda e l’assunzione di responsabilità. Occorre agire concretamente per accelerare la realizzazione delle infrastrutture già previste e indispensabili per la sicurezza dei cittadini. Al contempo, è necessario rafforzare l’educazione civica e alla sicurezza all’interno delle scuole, affinché i giovani siano maggiormente consapevoli dei pericoli presenti nell’ambiente urbano, anche in relazione all’uso di dispositivi tecnologici che possono compromettere la percezione del rischio, come le cuffie audio.
È altrettanto fondamentale che le istituzioni promuovano campagne di sensibilizzazione efficaci, coinvolgendo famiglie, scuole e comunità locali, affinché la prevenzione diventi un pilastro della vita quotidiana. Solo attraverso una vera alleanza educativa tra scuola, famiglia e territorio sarà possibile costruire una cultura condivisa della responsabilità, della prudenza e del rispetto per la vita.
Il Coordinamento sottolinea come la tutela dei diritti umani si realizzi anche attraverso azioni concrete per proteggere i più giovani, educarli alla consapevolezza e garantire loro ambienti sicuri. Non possiamo continuare ad assistere a tragedie evitabili senza trarne insegnamenti e senza attivare risposte efficaci.
In memoria della giovanissima vittima e di tutte le vite perse in circostanze simili, rinnoviamo il nostro impegno affinché la cultura del rispetto, della responsabilità e della prevenzione entri in modo strutturale nella formazione dei cittadini di domani.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU