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Graduatorie Dirigenti Scolastici: Bucalo (FdI) difende la procedura del Ministero

La senatrice Ella Bucalo di Fratelli d'Italia, membro della commissione cultura e istruzione del Senato, ha preso una posizione netta a difesa del Ministero dell'Istruzione e del Merito.

02 agosto 2024 22:12
Graduatorie Dirigenti Scolastici: Bucalo (FdI) difende la procedura del Ministero -
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La recente polemica sulla valutazione dei punteggi nel concorso per dirigenti scolastici ha sollevato numerose critiche e preoccupazioni tra i partecipanti e alcune forze politiche. Tuttavia, la senatrice Ella Bucalo di Fratelli d’Italia, membro della commissione cultura e istruzione del Senato, ha preso una posizione netta a difesa del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

 

Secondo Bucalo, non esistono distonie o errori macroscopici nella valutazione dei punteggi tra la prova sostenuta e i titoli calcolati. La senatrice sottolinea che le procedure seguite dal Ministero sono state stabilite chiaramente dal Decreto Ministeriale dell’8 giugno 2023, che fa riferimento al Milleproroghe. In particolare, l’articolo 6 del decreto prevede la conversione dei risultati delle prove scritte e orali da centesimi a decimi, specificando che è sufficiente un punteggio di 6 decimi per accedere al corso concorso riservato. Questo, secondo Bucalo, è un elemento distintivo rispetto ai concorsi ordinari.

La senatrice ribadisce che il DM è stato fortemente voluto dai ricorrenti, e che le critiche emerse dopo la pubblicazione dei risultati suonano come polemiche strumentali, particolarmente da parte del Movimento Cinque Stelle. Bucalo difende dunque l’operato del Ministero, sostenendo che tutte le procedure sono state condotte in conformità con le norme vigenti e che ogni contestazione successiva appare pretestuosa.

La difesa di Bucalo evidenzia la complessità e la delicatezza delle procedure concorsuali, che, sebbene stabilite per legge, possono generare dibattiti e contrasti nel momento della loro applicazione. Resta da vedere se le critiche sollevate troveranno spazio in ulteriori confronti istituzionali o se la posizione del Ministero prevarrà come definitiva e indiscutibile.

 

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