Graduatorie terza fascia ATA, il servizio svolto nelle ASL è valido
L’interpretazione data dall’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia contrasta con le normative e le disposizioni vigenti, causando confusione e potenziali ingiustizie nella valutazione dei titoli di servizio per il personale ATA.

Il Comitato spontaneo di lavoratori del personale ATA, noto come “Evoluzione ATA”, ha recentemente sollecitato una rettifica urgente alla circolare n.

La circolare in questione aveva erroneamente interpretato il servizio prestato presso le ASL o le ASOcome non equiparabile al servizio prestato alle dirette dipendenze delle Amministrazioni Statali o degli Enti Locali (EE.LL.). Tale affermazione, secondo Evoluzione ATA, rappresenta un’indebita ingerenza in ambiti non di competenza dell’ufficio provinciale, poiché la definizione delle Amministrazioni Pubbliche spetta all’ISTAT, in accordo con le disposizioni del Sistema Europeo dei Conti (Sec ’95).
Discrepanze e Rettifiche Necessarie
L’interpretazione data
Evoluzione ATA sottolinea che la definizione delle Amministrazioni Pubbliche, come pubblicato annualmente dall’ISTAT, include esplicitamente le Aziende Sanitarie Locali. Pertanto, il servizio prestato in tali enti deve essere riconosciuto come valido ai fini della valutazione per le graduatorie del personale ATA.
Chiarimenti Giuridici e Normativi
Il Comitato ha evidenziato che diverse sentenze di Tribunali italiani, tra cui quelle di Brindisi, Monza, Frosinone e Venezia, hanno ribadito la validità del servizio prestato presso le ASL come servizio pubblico. Tali sentenze hanno confermato che la locuzione “amministrazioni statali” nei decreti ministeriali include tutte le amministrazioni pubbliche, come definite dal d.lgs. 165/2001.
Invito alla Rettifica
Evoluzione ATA invita quindi l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, rappresentato dalla dott.ssa Giuseppina Lotito, a rettificare immediatamente la circolare del 2021per evitare ulteriori confusioni e garantire una corretta attribuzione del punteggio di servizio. Inoltre, si sollecita il Ministero dell’Istruzione e del Merito a emettere una circolare chiarificatrice al più presto.
Possibile ricorso
Qualora il servizio prestato presso le ASL non venisse riconosciuto, il personale ATA è incoraggiato a presentare ricorso in autotutela. In caso di esito negativo, è possibile intraprendere vie legali presso il tribunale competente per ottenere il giusto riconoscimento del servizio svolto. Sia il comitato che questa redazione si rendono disponili a sostenere gli eventuali ricorrenti al fine di tutelare il personale ATA. Qui potete fare arrivare eventuali richieste di assistenza [email protected]
Sarebbe il caso che anche le organizzazioni sindacali ben informate della situazione e intervengano al fine di tutelare i diritti dei lavoratori del personale ATA.