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Grave esclusione della Uil Scuola da riunione ministeriale: Bombardieri chiede chiarezza

La decisione di escludere un dirigente della Uil Scuola Rua da un incontro presso il Ministero dell'Istruzione ha scatenato una bufera politica e sindacale, con il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che denuncia un grave attacco ai diri

09 agosto 2024 12:41
Grave esclusione della Uil Scuola da riunione ministeriale: Bombardieri chiede chiarezza -
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La decisione di escludere un dirigente della Uil Scuola Rua da un incontro presso il Ministero dell’Istruzione ha scatenato una bufera politica e sindacale, con il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che denuncia un grave attacco ai diritti costituzionali.

 

È scontro aperto tra la Uil e il Ministero dell’Istruzione dopo l’allontanamento di un dirigente sindacale della Uil Scuola Rua da una riunione istituzionale. L’incidente, avvenuto ieri pomeriggio, ha portato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, a prendere una posizione netta e decisa, definendo l’episodio “inaudito, gravissimo e inquietante“.

Il dirigente sindacale, secondo quanto riferito da Bombardieri, è stato escluso dalla riunione con il pretesto della mancata firma, da parte del sindacato, del capitolo normativo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Una motivazione che la Uil considera pretestuosa, vista la natura dell’incontro, descritto come informativo e riguardante questioni organizzative, non contrattuali.

Bombardieri non ha esitato a definire l’accaduto come un vero e proprio attacco ai diritti sindacali garantiti dalla Costituzione italiana. “Parlare di condotta antisindacale è riduttivo“, ha dichiarato, sottolineando come la Uil Scuola Rua sia un sindacato rappresentativo, con una legittimazione certificata dalle elezioni delle Rsu. L’allontanamento, avvenuto addirittura con l’intervento delle forze dell’ordine, è stato interpretato come un segnale preoccupante da parte dell’Esecutivo.

La vicenda assume toni ancora più gravi se si considera la posizione del dirigente escluso, recentemente eletto anche al Consiglio superiore della pubblica istruzione come unico difensore sindacale del personale ATA. Un episodio che, secondo Bombardieri, mette in discussione non solo la libertà sindacale, ma anche i principi di democrazia e partecipazione, che dovrebbero essere alla base del dialogo tra istituzioni e rappresentanti dei lavoratori.

A suscitare ulteriore indignazione è il silenzio che, fino a questo momento, ha caratterizzato la reazione del governo. Né il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, né il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, hanno espresso una posizione ufficiale sull’accaduto. Un silenzio che Bombardieri definisce “stupefacente e preoccupante“, soprattutto in un contesto dove, accusa il leader della Uil, sigle sindacali senza adeguata rappresentatività continuano a sedere ai tavoli di confronto con l’esecutivo.

L’episodio, secondo la Uil, mette in luce contraddizioni che non possono essere ignorate. Se da un lato si invocano principi di rappresentanza e trasparenza, dall’altro si esclude un sindacato che ha dimostrato di avere un ampio consenso tra i lavoratori del settore. Per la Uil, questo episodio è la prova di una gestione della concertazione sindacale che mina le fondamenta del dialogo sociale e alimenta un clima di tensione e sfiducia.

Le conseguenze di questo scontro potrebbero essere profonde e durature. La Uil ha già annunciato che non resterà in silenzio e che agirà per tutelare i propri diritti e quelli dei lavoratori rappresentati. La vicenda pone un interrogativo fondamentale sul futuro delle relazioni sindacali in Italia, in un periodo in cui il ruolo del sindacato è cruciale per affrontare le sfide del mondo del lavoro e dell’istruzione.

Mentre la Uil prepara le sue prossime mosse, la palla passa ora al governo, chiamato a chiarire la propria posizione e a ricostruire un dialogo che appare seriamente compromesso.

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