Gravissimo episodio di violenza tra minori a Torino – Il CNDDU esprime profonda preoccupazione e lancia un appello al Ministero dell'Istruzione per l’istituzione del programma “Scuole Sentinella – Crescere senza Violenza”
Gravissimo episodio di violenza tra minori a Torino – Il CNDDU esprime profonda preoccupazione e lancia un appello al Ministero dell'Istruzione per l’istituzione del programma “Scuole Sentinella – Crescere senza Violenza”

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profondo sconcerto e ferma condanna per il grave episodio di violenza avvenuto lo scorso marzo su un treno regionale della tratta Torino–Bardonecchia, dove un giovane è stato aggredito da una “baby gang” con l’unico scopo di sottrargli le scarpe.
Secondo le ricostruzioni, il ragazzo, preso di mira da quattro coetanei, è stato brutalmente colpito con calci e schiaffi, riportando la frattura di una mano, mentre tentava di fuggire dalla vile aggressione. Le immagini di videosorveglianza hanno confermato la dinamica e portato all’identificazione dei responsabili.
Tali episodi, sempre più frequenti tra giovanissimi, pongono con urgenza il tema della prevenzione del disagio giovanile, del ruolo educativo della scuola e dell’importanza di una diffusa cultura dei diritti umani, del rispetto e della nonviolenza. La scuola non può restare spettatrice passiva: è chiamata a rafforzare, con continuità e concretezza, percorsi di educazione civica, empatia, legalità e solidarietà.
Occorre interrogarsi sul contesto sociale, familiare e culturale in cui maturano comportamenti così aggressivi e privi di empatia, sintomi di una fragilità emotiva e valoriale sempre più diffusa. La violenza tra pari non è solo un problema di sicurezza, ma un fallimento educativo collettivo.
Per questo motivo, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani lancia un appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito, affinché venga istituito con urgenza il programma nazionale “Scuole Sentinella – Crescere senza Violenza”, con l’obiettivo di contrastare e prevenire fenomeni di bullismo, baby gang e violenza giovanile nelle realtà più a rischio del nostro Paese.
Il programma “Scuole Sentinella – Crescere senza Violenza” dovrebbe prevedere:
Attività laboratoriali ed esperienziali per lo sviluppo dell’empatia, della gestione dei conflitti e della cooperazione;
Percorsi di educazione ai diritti umani e alla legalità, costruiti in modo interdisciplinare e con forte valenza civica;
Progetti di cittadinanza digitale e comunicazione consapevole, che impieghino i canali social più frequentati dai giovani per promuovere messaggi positivi, storytelling empatico e campagne peer-to-peer contro la violenza;
Utilizzo di app educative innovative e strumenti digitali gamificati per simulazioni, quiz, scenari di role-playing, realtà aumentata e ambienti immersivi volti alla sensibilizzazione e prevenzione;
Integrazione dell’intelligenza artificiale nella didattica per personalizzare percorsi formativi, individuare segnali di disagio attraverso l’analisi di pattern comunicativi (con le dovute garanzie etiche e di privacy), e co-creare contenuti interattivi con gli studenti;
Presenza stabile di figure educative e psicologiche qualificate all’interno degli istituti;
Coinvolgimento diretto delle famiglie, delle associazioni locali e delle forze dell’ordine, in un’alleanza educativa di territorio.
Esprimiamo solidarietà alla vittima e alla sua famiglia e chiediamo che episodi del genere siano non solo condannati, ma soprattutto prevenuti, attraverso un impegno educativo sistemico che faccia della scuola un’autentica sentinella del futuro, presidio civile e cuore pulsante di una comunità educante fondata sul rispetto, la consapevolezza e la dignità umana.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU