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Il CNDDU condivide le dichiarazioni del Ministro Valditara: servono dignità e rispetto per la figura del docente, ma anche interventi urgenti per i diritti dei docenti delle discipline giuridiche ed economiche

Il CNDDU condivide le dichiarazioni del Ministro Valditara: servono dignità e rispetto per la figura del docente, ma anche interventi urgenti per i diritti dei docenti delle discipline giuridiche ed economiche

A cura di Redazione
02 giugno 2025 10:34
Il CNDDU condivide le dichiarazioni del Ministro Valditara: servono dignità e rispetto per la figura del docente, ma anche interventi urgenti per i diritti dei docenti delle discipline giuridiche ed economiche - Foto di Remo Casilli/Sintesi
Foto di Remo Casilli/Sintesi
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Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani accoglie con favore le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, apparse sulla stampa il 31 maggio, in cui si sottolinea l’importanza del ruolo del docente non solo nella trasmissione del sapere, ma anche nell’educazione al rispetto e alla convivenza civile. Il Ministro ha inoltre evidenziato la necessità che gli insegnanti mantengano comportamenti coerenti con il valore sociale della loro funzione, richiamando all’osservanza del decoro e della responsabilità professionale.

Il CNDDU condivide pienamente l’importanza di preservare il ruolo dell’insegnante quale guida etica, culturale e civile all’interno della società. La scuola è e deve restare uno spazio educativo fondato sul rispetto, sulla responsabilità e sulla professionalità, e ogni docente deve essere esempio tangibile di tali valori, dentro e fuori l’ambiente scolastico.

Tuttavia, in coerenza con questo principio di tutela del prestigio e della dignità del corpo docente, riteniamo altrettanto urgente e necessario porre attenzione alle condizioni di forte disagio e penalizzazione in cui versano molti insegnanti, in particolare i docenti della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche.

Questi professionisti, spesso collocati in sedi del Nord Italia, da anni sono impossibilitati a rientrare nei propri territori di residenza e a ricongiungersi con le loro famiglie, a causa delle rigidità del sistema di mobilità interprovinciale e della gestione alcune volte poco trasparente e disorganica delle graduatorie e dei posti disponibili.

Chiediamo al Ministro e al Ministero un intervento urgente e concreto per sanare una situazione che sta assumendo tratti di vera e propria ingiustizia sociale. La dignità del docente passa anche attraverso il riconoscimento del suo diritto alla stabilità affettiva e territoriale. Un insegnante costretto a vivere lontano dai propri affetti e in condizioni di precaria mobilità è un professionista indebolito, e la scuola tutta ne risente.

Il CNDDU lancia un appello pubblico alle istituzioni competenti affinché venga data una risposta immediata e strutturale a questa emergenza silenziosa. Riconoscere il valore del docente significa anche garantire condizioni di lavoro e di vita eque, rispettose e sostenibili.

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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