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Il grave errore di eliminare la call veloce a partire dalle immissioni in ruolo 2024/2025

Nel DL Scuola in conversione alla Camera è stato inserito nell'articolo 10 al comma 4 a firma delle deputate della maggioranza  Giorgia Latini, Simona Loizzo e Giovanna Miele:

A cura di Andrea Meloni
16 luglio 2024 14:58
Il grave errore di eliminare la call veloce a partire dalle immissioni in ruolo 2024/2025 -
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Nel DL Scuola in conversione alla Camera è stato inserito nell’articolo 10 al comma 4 a firma delle deputate della maggioranza  Giorgia Latini, Simona Loizzo e Giovanna Miele:

 “4. Fermo restando quanto previsto dal combinato disposto del comma 12 dell’articolo 5 del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, e del comma 5 dell’articolo 18-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 59, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025 le disposizioni dei commi da 17 a 17-septies dell’articolo 1 del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, cessano di avere efficacia per le restanti immissioni in ruolo su posti comuni e di sostegno.”

Questo emendamento elimina la call veloce su posto comune voluta dal ministro Azzolina destinata a coloro che sono inseriti nelle graduatorie di merito dei concorsi e nelle GAE ma la call veloce se il governo voleva bastava non attivarla come è già accaduto per le immissioni in ruolo del 2021-2022 ma non eliminarla. La call veloce era un’opportunità per chi era in GM sature di entrare in ruolo subito in un’altra regione e grazie alla call veloce tra il 2020-1 e 2023-4 sono entrate in ruolo circa 3.500 persone. Numeri esigui ma comunque circa 3.500 persone e le loro famiglie che non sono più precarie e che possono contare sulla stabilità lavorativa e se ci fossero stati posti vacanti come accade spesso bastava accantonarli per il secondo concorso PNRR previsto a novembre per far quadrare il cerchio. 

L’abolizione quindi porta alla conseguenza che nessuna persona in attesa avrà questa possibilità e nelle cdc che hanno una scorrimento lento o molto lento ci vorrà più tempo o molto più tempo per esaurirle. Ovviamente non si può parlare di flop dell’anno scorso prendendo come esempio le cdc di lettere (A012 e A022) perché in queste cdc si sono sempre esaurite tutte subito le graduatorie di merito in tutte le regioni quindi se il governo prendesse come esempio queste cdc sarebbe un esempio sbagliato poi un altro errore è stata comunque non attivarla nel 2021 e anche quell’anno poteva essere un’opportunità, opportunità negata per un anno e ora negata forse per sempre salvo passi indietro in futuro del governo. 

Questo significa negare la stabilizzazione almeno a 800-900 persone l’anno, se poi è stato un flop bisogna vedere le cause e le cause le consociamo tutti: stipendio basso e costo alto della vita soprattutto in Lombardia, Piemonte e Veneto che sono sempre state le regioni con più posti per la calla veloce eil vincolo quinquennale poi diventato triennale. Se ci fosse stata la volontà sarebbe bastato cambiare queste due cose alzando lo stipendio già nel CCNL 2019-2021 e derogando i vincoli alla mobilità per le persone che accettavano la call veloce. Questo non è stato fatto e ora è stata presa la decisione sbagliata che pagheranno tutti i precari in attesa da anni nelle GAE o nelle GM in attesa del ruolo “ingabbiati” nella precarietà. 

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