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Il Ministro Valditara e le cifre distorte: UIL Scuola Rua denuncia la precarietà crescente

L'incontro di ieri tra il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e i rappresentanti della UIL Scuola Rua ha portato a un acceso dibattito sulla precarietà del personale docente e sullo stallo nelle politiche di reclutamento.

31 luglio 2024 22:23
Il Ministro Valditara e le cifre distorte: UIL Scuola Rua denuncia la precarietà crescente -
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L’incontro di ieri tra il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e i rappresentanti della UIL Scuola Rua ha portato a un acceso dibattito sulla precarietà del personale docente e sullo stallo nelle politiche di reclutamento. Nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministro, i sindacati denunciano una realtà ben diversa, fatta di posti vacanti e migliaia di insegnanti che continuano a vivere nell’incertezza.

La precarietà come emergenza strutturale

La scuola italiana è in ginocchio, schiacciata da politiche di austerity che ne stanno compromettendo il futuro,” hanno affermato Paolo Pizzo e Giancarlo Turi, segretari della UIL Scuola Rua. Mentre a livello internazionale si cerca di contrastare la precarietà lavorativa, in Italia sembra che si moltiplichino i percorsi di accesso alla professione docente senza, tuttavia, garantire un’adeguata stabilizzazione.

 

I numeri del ministro sotto accusa

Il ministro Valditara ha sottolineato l’importanza delle immissioni in ruolo come strumento per combattere la precarietà. Tuttavia, la UIL ha smontato le sue cifre, sostenendo che esse non riflettono la vera situazione del sistema scolastico. “Siamo di fronte a una cristallizzazione di posti vacanti che non vengono coperti, mentre migliaia di insegnanti rimangono precari,” hanno dichiarato i sindacati.

Proposte per un sistema più equo

Durante l’incontro, la UIL ha ribadito la sua proposta di utilizzare tutte le graduatorie vigenti, trasformando quella del concorso attuale in una graduatoria a esaurimento, comprensiva degli idonei. Questo, secondo il sindacato, permetterebbe di garantire un uso continuativo delle graduatorie anche negli anni scolastici successivi, evitando il congelamento dei posti in attesa di concorsi futuri ancora da avviare.

Le criticità del PNRR e le interferenze esterne

Uno dei nodi centrali della discussione è stato il ruolo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che secondo la UIL sta complicando ulteriormente la gestione del reclutamento. Inoltre, i sindacati hanno espresso forte preoccupazione per le recenti disposizioni del DL Sport e Scuola, che permettono alle famiglie di influire sulla scelta del docente di sostegno, definendo questo intervento come un’ulteriore complicazione in un sistema già in difficoltà.

Personale ATA e call veloce: gli altri nodi

Non meno importanti sono state le questioni relative al personale ATA e alla cosiddetta “call veloce“. La possibile eliminazione di questa procedura ridurrà ulteriormente le opportunità di immissione in ruolo, aggravando una situazione già critica. Inoltre, la UIL ha richiesto incontri specifici per discutere la revisione degli organici del personale ATA, che rischia di subire ulteriori tagli.

La UIL Scuola Rua non ha nascosto la sua delusione per l’esito dell’incontro, evidenziando che senza un cambio di rotta, la scuola italiana rischia di rimanere intrappolata in una morsa di precarietà e austerità, con pesanti ricadute sul futuro del sistema educativo e sulla qualità dell’istruzione offerta ai nostri giovani.

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