[media id="3993"]Ecco la petizione. Poichè è stata firmata già da oltre 1.000 persone, e non sono riuscito a far ricontrollare bene tutti i vostri nomi, vi chiedo la cortesia, se l’avete già sottoscri...
Ecco la petizione. Poichè è stata firmata già da oltre
1.000 persone, e non sono riuscito a far ricontrollare bene tutti i vostri nomi, vi chiedo la cortesia, se l’avete già sottoscritta come primi firmatari e prime firmatarie, di firmarla anche sulla piattaforma sulla quale l’abbiamo appena lanciata
se nomi e cognomi non corrispondono a quelli anagrafici. Se avete remore a firmare su
Change.org, o ne preferireste un’altra, lanceremo la petizione anche su una seconda piattaforma. Mi rendo conto che il mondo digitale è ancora molto lontano dall’essere una democrazia, ma ogni strumento dovrebbe alla fine valere per quel che è: uno strumento, per l’appunto, e se si deve lanciare una pubblica iniziativa i dietrologismi e i complottismi non aiutano.Grazie del vostro sostegno e della vostra collaborazione.
Credo che per il mondo della scuola sia arrivato il momento di cementarsi in un progetto comune. L’istruzione è il centro propulsore e nevralgico di ogni Paese che si rispetti. Il mondo universitario, al quale appartengo dovrebbe essere in prima fila per difenderla, e io mi batterò perché questo avvenga. La scuola è stata peraltro il mio primo amore, e non dimenticherò mai quello che mi ha dato prima dell’approdo all’università. Non dimenticherò mai molti miei colleghi, e i miei
studenti e le mie studentesse di allora. Non potrò mai scordare ciò che quegli straordinari giovani mi hanno dato e continuano a darmi: la forza di lottare, di resistere, di non mollare mai e di difendere, pur con tutti i miei limiti, le persone fragili, indifese, vilipese di un ambiente che non ha eguali.
Ero, al tempo, fra quelli che non avevano voce, ma avrei voluto averla.In realtà una voce l’avevo anche in quegli anni, ma quelli che avevo davanti erano i ragazzi e le ragazze cui facevo lezione. Facevo leggere a ciascuno di loro libri interi, e alcuni mi guardavano con sospetto (o addirittura in cagnesco) perché non avevano mai letto un libro e pensavano che non sarei mai riuscito nel mio intento. E invece, quasi sempre, riuscivo. Non lo facevo per me, per far vedere quanto fossi bravo e capace, ora lo so, lo facevo per loro. Perché l’unica cosa che dobbiamo davvero trasmettere ai giovani, ora come allora, è l’amore spassionato e gratuito per la cultura. Insieme al senso di una giustizia, di una equanimità, di un’onestà intellettuale che chiunque si segga a una cattedra, scolastica o universitaria che sia, non deve mai dimenticare di attivare e di tenere vivo. I nostri studenti lo sanno, sono i nostri più spietati giudici e quasi sempre hanno ragione.
La voce che allora non avevo ora ce l’ho, e la faccio sentire.Contro tutto e contro tutti, se è necessario, perché siamo in un paese democratico e in un paese democratico il dibattito pubblico è fondamentale e la critica politica – anche quando è feroce, purché non scantoni nell’offesa personale – non è solo legittima ma fondamentale per la crescita personale e collettiva. La petizione è solo il primo passo. Mi dispiace solo di non essere riuscito a inserire, in aggiunta a quelle che vedete, altre proposte e richieste importanti venute da molti fra voi. Ci sarà tutto il tempo per approfondire e, nel caso, modificare.Il tempo per il ministro
Patrizio Bianchi è scaduto. Ho aspettato anche troppo. Abbiamo aspettato anche troppo.
→ Firma la petizione ←PETIZIONE PER LA SCUOLA (PRECARI, “INGABBIATI”, CONCORSO DS)