“Inaccettabile situazione” i Collaboratori Scolastici lanciano appello al Ministro Valditara e al Governo
Una lettera accorata, carica di delusione e incredulità, è giunta alla redazione de La Voce della Scuola.

Una lettera accorata, carica di delusione e incredulità, è giunta alla redazione de La Voce della Scuola.

Si tratta dell’appello urgente dei circa 6000 Collaboratori Scolastici PNRR e Agenda Sud, che si ritrovano improvvisamente senza lavoro a partire dal prossimo martedì 16 Aprile.
La decisione di non prorogare i contratti, annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a causa della mancanza di copertura finanziaria, ha gettato nell’amarezza e nello sconcerto il personale ATA, che fino all’ultimo giorno ha svolto con abnegazione il proprio compito.
Ci si chiede come sia possibile che, nonostante l’impegno e il contributo fondamentale dei Collaboratori Scolastici nel garantire il regolare svolgimento delle attività quotidiane e nell’attivare nuovi progetti PNRR, non siano state trovate risorse sufficienti per garantire loro la continuità lavorativa.
L’appello urgente rivolto al Ministero è accompagnato dalla speranza di ricevere risposte concrete e un intervento immediato per evitare il caos nelle scuole e garantire la dignità e il diritto al lavoro di tutti i lavoratori coinvolti. Si auspica anche l’appoggio dei Dirigenti e dei DSGA, che si troveranno anch’essi in difficoltà a causa di questa situazione.
In un momento in cui le promesse fatte a fronte del lavoro svolto devono essere mantenute, è fondamentale agire con tempestività e responsabilità per risolvere questa ingiusta situazione e assicurare un futuro dignitoso a tutti i Collaboratori Scolastici.
Anche noi della redazione ci stringiamo al fianco di questi lavoratori e facciamo sentire forte la nostra vicinanza in questo duro e difficile momento a tutto il personale in questione. Non abbiamo mai smesso di dare voce e forza a questi lavoratori che oggi si vedono messi alla porta, così come non abbiamo mai mollato tutti quegli assistenti tecnici e amministrativi che il 31 dicembre si sono visti recapitare un panettone amaro. Facciamo per tanto nostra questa lettera e questo appello sperando che il governo, il ministero e chi di dovere possa dare risposte concrete e magari soddisfacenti per tutta la comunità scolastica.