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Insegnanti Idonei del 2020: Appello alle Istituzioni per Assunzioni Giuste ed Equilibrate

30 mila insegnanti idonei delle procedure concorsuali ordinarie del 2020 chiedono certezze per il loro futuro professionale.

A cura di Redazione
31 agosto 2024 09:54
Insegnanti Idonei del 2020: Appello alle Istituzioni per Assunzioni Giuste ed Equilibrate -
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Un grido d’allarme risuona forte e chiaro dai docenti idonei delle procedure concorsuali ordinarie del 2020, un appello che non può e non deve passare inosservato. Il Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020, rappresentante di 30 mila insegnanti che hanno superato con successo le prove dei concorsi indetti nel 2020, ha inviato una comunicazione formale a diverse alte cariche dello Stato italiano, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. La richiesta è semplice quanto urgente: la garanzia di un futuro lavorativo stabile e il riconoscimento del merito acquisito.

 

Una Situazione di Stallo e Precarietà

Gli idonei delle procedure concorsuali del 2020, tra cui il D.D. n. 498/2020, il D.D. n. 499/2020, e le procedure STEM, si trovano oggi in una situazione di grave incertezza. Nonostante la disponibilità di migliaia di cattedre vacanti, questi docenti qualificati non vedono una strada chiara verso l’assunzione. Il recente contingentamento delle immissioni in ruolo, approvato il 9 agosto 2024, ha lasciato spazio quasi esclusivamente ai vincitori dei concorsi PNRR, che non sono neppure conclusi per molte classi di concorso. Di conseguenza, le graduatorie di merito dei concorsi ordinari del 2020 sono state praticamente “congelate”, privando gli idonei di opportunità concrete di stabilizzazione.

Un Richiamo ai Principi Costituzionali e Europei

Il movimento degli Idonei 2020 si appella ai principi sanciti dalla Costituzione italiana per sostenere le proprie richieste. Citano articoli fondamentali come l’Art. 1, che afferma che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, e l’Art. 3, che riconosce pari dignità sociale a tutti i cittadini, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli che limitano l’eguaglianza. L’Art. 4, poi, garantisce il diritto al lavoro, mentre l’Art. 35 tutela il lavoro in tutte le sue forme, promuovendo la formazione e l’elevazione professionale. Questi articoli, sostengono i docenti, dovrebbero essere la guida per una politica di reclutamento equa e meritocratica.

Proposte Concrete per il Futuro

I docenti idonei avanzano richieste precise per garantire il loro ingresso nel sistema scolastico. Tra queste, la necessità di elaborare misure di reclutamento stabili a partire dall’anno scolastico 2024/2025, con una quota riservata agli idonei delle graduatorie di merito dei concorsi ordinari. Essi chiedono che sia rispettata la percentuale prevista dalla legge, considerando la situazione delle graduatorie ad esaurimento (GaE) e quelle dei concorsi precedenti. Solo così sarà possibile evitare un’ulteriore precarizzazione di migliaia di insegnanti che, dopo aver superato un concorso pubblico, vedono oggi sfumare la possibilità di una stabilizzazione.

Preoccupazione per il Sistema Educativo

Il Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020 non si limita a tutelare i diritti dei docenti, ma esprime anche una forte preoccupazione per il futuro della scuola italiana. La mancata immissione in ruolo degli idonei rischia di causare gravi disservizi all’inizio del nuovo anno scolastico, compromettendo la continuità didattica e il benessere degli studenti. Inoltre, sottolineano come la decisione di accantonare 18 mila posti per futuri concorsi PNRR, senza aver ancora pubblicato i bandi, rappresenti una scelta che alimenta frustrazione e incertezza tra i docenti precari.

Un Appello alle Istituzioni

Di fronte a questa situazione, gli Idonei 2020 si rivolgono ai vertici delle istituzioni italiane, chiedendo un provvedimento legislativo che renda giustizia al loro merito, prevedendo lo scorrimento delle graduatorie in base alle reali cattedre vacanti. Invocano un intervento che rispetti i principi di equità e non discriminazione, in linea con le direttive europee.

“Non possiamo accettare di essere dimenticati – dichiarano i docenti –. È in gioco il nostro futuro, ma anche quello della scuola italiana. Chiediamo alle istituzioni di agire con responsabilità, tutelando il nostro diritto al lavoro e garantendo la qualità dell’istruzione.”

L’appello lanciato dagli insegnanti idonei del 2020 rappresenta un punto di svolta nel dibattito sul futuro del reclutamento nella scuola pubblica italiana. Ora spetta alle istituzioni rispondere, dimostrando di saper ascoltare e agire in nome dei principi democratici e del benessere collettivo.

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