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Kevin massacrato da una baby gang a Maser in provincia di Treviso: il CNDDU lancia l’allarme sociale

Kevin massacrato da una baby gang a Maser in provincia di Treviso: il CNDDU lancia l’allarme sociale

A cura di Redazione
31 maggio 2025 13:26
Kevin massacrato da una baby gang a Maser in provincia di Treviso: il CNDDU lancia l’allarme sociale -
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In seguito al brutale pestaggio avvenuto a Maser in provincia di Treviso ai danni del diciottenne Kevin Stangherlin – aggredito da una baby gang nella notte tra il 28 e il 29 maggio – il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione e indignazione per l’ennesimo atto di violenza gratuita che coinvolge adolescenti e giovani.

Kevin, da poco maggiorenne, è stato accerchiato, picchiato selvaggiamente con calci e pugni fino a riportare gravi lesioni, in quello che sembra configurarsi come un’aggressione deliberata e pianificata. Un episodio che si inserisce in un preoccupante quadro di escalation, che comprende numerosi casi di bullismo e microcriminalità giovanile registrati in Veneto e in altre regioni d’Italia.

Non possiamo più parlare di episodi isolati: è evidente che stiamo assistendo a una deriva educativa e sociale, in cui violenza, sopraffazione e disprezzo dell’altro si manifestano con crescente frequenza e ferocia, anche tra i più giovani. È in questo contesto che il CNDDU ribadisce con forza l’urgenza di una risposta sistemica, fondata su educazione, prevenzione e responsabilità condivisa.

La scuola – insieme alla famiglia, al terzo settore e alle istituzioni – deve tornare a essere presidio attivo di legalità, empatia e costruzione di senso. Non si educa alla cittadinanza democratica solo con sanzioni e regolamenti, ma attraverso l’esempio, il dialogo, la promozione dei diritti umani e delle responsabilità civiche.

Il CNDDU sostiene tutte le iniziative volte a:

contrastare i fenomeni di bullismo, discriminazione e violenza tra pari;

rafforzare l’educazione alla legalità e al rispetto sin dalla scuola primaria;

attivare percorsi formativi obbligatori per il benessere psico-sociale e relazionale degli studenti;

promuovere spazi di ascolto e di confronto anche extracurricolari, attraverso laboratori, sportelli psicologici e attività sportive o artistiche.

Il CNDDU accoglie con favore la costituzione di una task force interistituzionale a Treviso e invita le scuole a collaborare attivamente con le reti territoriali, i centri giovanili, gli enti sportivi e culturali. Al tempo stesso, rilancia la necessità di inserire in modo strutturato l’Educazione ai Diritti Umani all’interno dei curricoli scolastici, con personale formato e attività coerenti con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

Kevin, come tanti altri ragazzi e ragazze vittime di violenza, non deve restare solo. Le istituzioni tutte, a partire dalla scuola, devono far sentire la propria voce. Educare significa prevenire. Tutelare significa agire prima che la violenza esploda.

Esprimiamo la nostra solidarietà a Kevin e alla sua famiglia. E rinnoviamo l’invito a ogni comunità scolastica: costruiamo insieme ambienti in cui i giovani imparino a scegliere la parola, non il pugno; il rispetto, non l’umiliazione; il confronto, non la paura.

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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