La Gilda degli Insegnanti ha deciso di non sottoscrivere il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo
La Gilda degli Insegnanti ha deciso di non sottoscrivere il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) relativo al Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa (FMOF) per l'anno scolastico 2024/2025.

La Gilda degli Insegnanti ha deciso di non sottoscrivere il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) relativo al Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF) per l’anno scolastico 2024/2025. La decisione è motivata dal mancato accoglimento di alcune richieste avanzate dal sindacato, tra cui la suddivisione a monte del Fondo per l’Istituzione Scolastica (FIS) tra docenti e personale ATA, una priorità alle attività didattiche, e l’aumento delle risorse per le ore eccedenti ei corsi di recupero.
La Gilda evidenzia anche una discrepanza tra gli aumenti salariali previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e le risorse assegnate al FMOF. Mentre il CCNL prevede un aumento del 10%, l’incremento del fondo si ferma al 5%, il che rischia di portare a compensi inadeguati per il personale scolastico. In particolare, il sindacato teme che molti docenti e ATA si trovano a lavorare senza una retribuzione adeguata, o in (gildavenezia)( (Agenparlare).
La Gilda-Unams continua a sostenere che il Ministero deve rivedere la distribuzione delle risorse in modo più equo, ponendo maggiore attenzione alle necessità del personale educativo, in particolare in relazione alle attività didattiche e al supporto per le eccedenze orarie.