La petizione del Comitato Precari Uniti per la Scuola contro il precariato all’esame della Commissione Europea
La petizione del Comitato Precari Uniti per la scuola contro il precariato all’esame della Commissione Europea

Dopo la discussione a Bruxelles del 20 febbraio scorso, la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo ha dichiarato ricevibile la petizione del Comitato Precari Uniti per la Scuola.
Il Presidente, Bogdan Rzońca, ha chiesto alla Commissione Europea di condurre un’indagine preliminare sulla questione e, visto l’argomento trattato, ha anche trasmesso la petizione per informazione alla Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento Europeo.
Il Comitato si dichiara soddisfatto del risultato fin qui raggiunto dalla petizione, che ha superato le 1070 adesioni, e ringrazia l’avvocato Maria Rosaria Altieri per il supporto ricevuto.
In attesa degli sviluppi, vuole ricordare come il sistema attuale, basato sulle procedure concorsuali legate al PNRR, si dimostri inadeguato alle necessità della scuola e inosservante la direttiva 70/1999 CE, che impone la stabilizzazione dei precari dopo tre anni di reiterazione di contratti a termine. Anzi, ha avvantaggiato concorrenti senza esperienza, ad esempio giovani che hanno svolto il Servizio Civile Universale, ora anche Nazionale, e ha generato disparità anche nel corso dell’ultimo concorso PNRR 2 attribuendo, immotivatamente e senza rispettare un equo criterio, a fronte di errori del ministero, punti extra a taluni candidati e ad altri no.
A causa di queste scelte, per il nostro Paese è già in atto una procedura d’infrazione per reiterazione abusiva di contratti a termine, ed è stato da poco deferito dalla Commissione alla Corte di Giustizia Europea.
Da questa maggioranza non è emersa nemmeno la volontà di apportare modifiche al concorso PNRR 1, nonostante i proclami relativi a fantomatiche interlocuzioni con le istituzioni comunitarie volte al riconoscimento delle graduatorie a esaurimento, come è stato per il concorso 2020.
Per non parlare delle promesse di lungo corso, di stabilizzazione dei docenti precari, NON MANTENUTE, da parte di leader ed esponenti di questa maggioranza.
Per questo il Comitato, data la condizione disperata in cui versano i precari, si è rivolto direttamente all’Unione Europea, promuovendo la petizione contro il precariato nella scuola al Parlamento Europeo.
Il Comitato Precari Uniti per la Scuola pertanto, già da luglio 2024, ha formulato proposte alternative per combattere il precariato, come un concorso straordinario per docenti con tre annualità di servizio su posto comune, o il doppio canale di reclutamento.
Inoltre ritiene necessaria la pubblicazione e l’utilizzo delle graduatorie di tutti i concorsi svolti fino a questo momento, i cui partecipanti non hanno avuto modo di conoscere nemmeno la loro posizione in graduatoria e vengono nuovamente costretti a ripetere procedure concorsuali praticamente uguali o molto simili a quelle già svolte, in cui hanno già ampiamente dimostrato la loro idoneità all’insegnamento.
LINK PER FIRMARE E DARE SOSTEGNO ALLA PETIZIONE
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