La pressione psicologica dei Docenti in attesa dei Corsi INDIRE per il sostegno
La pressione psicologica dei Docenti in attesa dei Corsi INDIRE per il sostegno

Negli ultimi mesi, la questione dell’attuazione dei Corsi INDIRE per il sostegno ha generato un clima di crescente preoccupazione tra i docenti, in particolare tra coloro che hanno già un’esperienza consolidata e tra quelli con titolo estero. Noi professionisti dell’istruzione, stanchi e frustrati, ci troviamo a fronteggiare una situazione di ansia e incertezza che non solo mina la loro serenità lavorativa, ma mette a rischio anche il loro futuro professionale.
La lunga attesa per l’attuazione dei corsi INDIRE ha alimentato un clima di tensione e paura. Molti docenti, che hanno dedicato anni all’insegnamento, si trovano ora a dover affrontare la paura di non riuscire più a lavorare. Questa angoscia è amplificata dalla percezione di essere continuamente sotto attacco da parte di colleghi specializzati, i quali, in alcune chat e nei commenti sui social, trascendono in manifestazioni di odio e intolleranza. È inaccettabile che dei docenti, figure educative per eccellenza, si lascino andare a insulti e derisioni, minando così il rispetto reciproco che dovrebbe caratterizzare la nostra professione.
Le conversazioni tra docenti, purtroppo, non sono esenti da conflitti e tensioni. In queste discussioni, a volte si assiste a un’escalation di insulti e, in alcuni casi, si inneggia addirittura a comportamenti violenti nei confronti di figure politiche che cercano di mantenere la calma e l’equilibrio all’interno delle categorie. Questo atteggiamento è estremamente pericoloso e deve essere fermato, poiché non solo alimenta un clima di odio, ma rischia di compromettere il dialogo costruttivo necessario per affrontare le sfide del nostro sistema educativo.I docenti destinatari dei corsi INDIRE sono stati sottoposti ad un continuo stillicidio e l’attesa si fa sempre più pesante. Ogni giorno che passa, senza una data di avvio precisa, aumenta la frustrazione e il senso di impotenza, mentre la comunità educativa si spacca tra chi sostiene l’importanza dei corsi e chi, al contrario, li osteggia.
È fondamentale riconoscere il diritto di ogni docente di partecipare ai corsi INDIRE e di essere valorizzato nel proprio ruolo. Quando finirà questa attesa angosciante? È tempo che le istituzioni ascoltino le voci di chi vive quotidianamente la realtà delle aule scolastiche e che attivino i Corsi senza più indugi o ulteriori rimandi, in modo da garantire un percorso formativo chiaro e accessibile, rispettando i diritti dei docenti e assicurando un servizio di qualità agli studenti.I corsi INDIRE sono una scelta corretta. Lo abbiamo già ripetuto molte volte, adesso siamo stanchi. Devono essere avviati.
La scuola ha bisogno di stabilità e di professionisti motivati, non di un clima di incertezza, conflitto, inni all’odio che fanno davvero rabbrividire!
È essenziale giungere a una soluzione che permetta a tutti i docenti di sentirsi valorizzati e supportati, affinché possano continuare a svolgere il loro fondamentale ruolo educativo con serenità e competenza. Solo così sarà possibile costruire un ambiente scolastico sano e produttivo, lontano da insulti e divisioni, e orientato al benessere di tutti. Nel rispetto di tutti.Il 17 marzo deve essere finalmente la data in cui si porrà fine a tutto questo caos primordiale il cui bollore magmatico sta insultando tutti rischiando di compromettere, se non lo ha fatto già l’integrità morale di un settore che forse è il più prezioso di tutti: l’ISTRUZIONE!CordialmenteDaniela NicolòGruppo Docenti di Sostegno Uniti per INDIRE