La Storia di Giuseppe Tragna: Un eroe civile ricordato dagli studenti
Oggi ricorre il 34º anniversario della tragica morte di Giuseppe Tragna, un funzionario di banca assassinato dalla mafia nel 1990 a San Leone, in provincia di Agrigento.

Oggi ricorre il 34º anniversario della tragica morte di Giuseppe Tragna, un funzionario di banca assassinato dalla mafia nel 1990 a San Leone, in provincia di Agrigento. Per commemorare la sua memoria, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha scelto di far rivivere la sua storia attraverso le parole di Giulia Menzano, una giovane studentessa del Liceo Scientifico Filolao di Crotone.

Giuseppe Tragna, descritto come un uomo integerrimo, fu ucciso il 18 luglio 1990 a colpi di pistola in un agguato davanti alla sua abitazione. Tre persone furono arrestate per l’omicidio con l’accusa di premeditazione e associazione mafiosa. Le indagini rivelarono che Tragna, considerato un funzionario incorruttibile, era stato eliminato perché aveva scoperto e denunciato un traffico di denaro illecito orchestrato da esponenti di Cosa Nostra.
La Ricostruzione della Studentessa
Giulia Menzano, nella sua ricostruzione, ha sottolineato come la verità sull’omicidio di Tragna emerse solo grazie alla collaborazione di uno degli arrestati. Nonostante ciò, per anni la memoria di Tragna fu offuscata da calunnie che cercavano di deviare l’attenzione dalla pista mafiosa. “È la morte inaccettabile di un uomo per bene, ligio al dovere e scrupoloso sul lavoro. Un eroe civile e dimenticato,” ha affermato Giulia, evidenziando l’eroismo di Tragna, riconosciuto vittima della mafia solo dopo lunghe battaglie legali portate avanti dai suoi familiari.
La Lotta per la Verità
La studentessa ha anche messo in luce come, oltre all’omicidio fisico, Tragna sia stato vittima di un “omicidio morale” attraverso la distorsione della verità. “Oltraggiando la verità, è possibile uccidere ogni giorno, rinvigorendo il dolore di coloro che conoscevano la vittima e di coloro che credono in un mondo giusto, anche a rischio della propria incolumità,” ha dichiarato Giulia, ricordando che la mancanza di riconoscimenti ufficiali e commemorazioni ha aggiunto ulteriore dolore ai suoi cari.
Un Eroe Civile
Giuseppe Tragna non era un membro delle forze dell’ordine, ma un semplice funzionario di banca. Tuttavia, il suo rifiuto di cedere alla corruzione e la sua determinazione a fare ciò che era giusto lo rendono un eroe del nostro tempo. “La sua storia insegna che eroismo significa in primo luogo rispettare gli altri e rifiutare di raggirali,” ha concluso Giulia.
L’Importanza dell’Educazione alla Legalità
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha evidenziato come il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” stia svolgendo un ruolo fondamentale nel diffondere tra i giovani la consapevolezza dei sacrifici fatti da persone come Tragna. Attraverso la narrazione delle vite e delle scelte coraggiose di questi eroi, si spera di ispirare le nuove generazioni a sostenere i valori della giustizia e della legalità.
In un momento storico in cui il ricordo delle vittime della mafia rischia di sbiadire, iniziative come questa sono essenziali per mantenere viva la memoria e il significato del loro sacrificio. Giuseppe Tragna, con la sua vita e la sua morte, continua a insegnare l’importanza di restare fedeli ai propri principi, anche di fronte alle minacce più terribili.