Lettera alla redazione: A proposito di burnout
Lettera alla redazione: A proposito di burnout

Mentre faccio il carabiniere durante l’intervallo, mi passa davanti un alunno della classe 1Q, di cui sono coordinatrice. Faccio per dirgli “CIAO”, ma immediatamente mi viene un dubbio: ho messo il “saluto confidenziale” tra le misure compensative del PDP?
Chiamo un bidello – un collaboratore scolastico- e gli chiedo la cortesia di stare un secondo al mio posto. Corro in classe, vado sul Drive, apro la cartella dei PDP. Scorro le nove pagine e lo vedo alla quinta: Il “Ciao” è contemplato. Ho già proceduto con i sei passaggi necessari alla gestione del PDP e in questo senso dovrei essere a posto. Mi manca solo la pubblicazione nella sezione “relazioni” del registro elettronico.
Mi chiedo però se ho inserito il saluto anche nella “Scheda progetto” consegnata, entro i termini, all’indirizzo progetti.pfof. Appena sarò a casa, anzi, dal cellulare in pausa pranzo, andrò a controllare. Probabilmente il “Ciao” è tra gli obiettivi relazionali del progetto “Conosciamoci allegraMente”, che dovrò consegnare a fine anno insieme alla scheda di valutazione del progetto. Mi devo ricordare del “foglio firme”, del – come si chiama- “Prospetto registro attività”. Quello devo assolutamente tenerlo a portata di mano.
I genitori dell’alunno dovranno poi permettermi, tramite firma digitale sul registro elettronico, di salutare l’alunno con un “Ciao”. Dopo dovrò controllare se si sono prenotati agli appuntamenti on-line. Prego Dio che riescano a collegarsi e che gli funzioni la connessione, perché a seguire avrò una sfilza di colloqui in presenza. Spero che accettino il saluto, che non sia troppo svalutante per il figlio.
Devo andare a controllare nel documento Privacy se hanno spuntato la casella “acconsento”.
Devo controllare anche di aver messo i minuti del “saluto amichevole” nello spazio della “scheda condivisa degli impegni”, per vedere che non si sovrapponga ad altre attività della giornata.
Dovrò farlo nell’intervallo del corso di aggiornamento di oggi pomeriggio. Di corsi oggi in realtà ne ho due sovrapposti, quello di inglese e quello sull’intelligenza artificiale del PNRR, che ci vuole sempre sul pezzo. Devo capire se fare assenza nell’uno o nell’altro, in modo che comunque la frequenza risulti ugualmente sufficiente.
Mi sovviene improvvisamente che non ho ancora messo i voti sul registro delle verifiche che ho corretto prima di coricarmi. Mi ero un attimo arenata perché non sapevo se la classe avrebbe accettato o meno una percentuale di validità del voto al 70%. Parte delle famiglie non lo accetterà, lo so.
… devo controllare, per quanto riguarda la classe dell’alunno, quali ragazz* ho indicato per i Laboratori di Potenziamento, chi ho nominato per il Progetto Mentoring, chi per il Tutoring, per il Laboratory e per lo Strengthening. Dopo il corso di aggiornamento, appena arrivata a casa, mi devo ricordare di mandare una mail a tutte le famiglie. Poi mi annoto quelle che non hanno internet, che chiamerò al telefono.
Domani lo riferirò anche all’incontro con la neuropsichiatra. Spero che stavolta dica due parole anche lei, che io ho già la gola in fiamme.
Do un’occhiata al WhatsApp del gruppo lettere, per vedere quella nuova applicazione per la didattica integrata. La usano tutti, devo assolutamente allinearmi. Controllerò nella griglia inviata dall’animatrice digitale, se questa App risulta tra le piattaforme consentite di quest’anno. Non sia mai che mi becco una denuncia.
A questo punto vorrei dire “Ciao” al mio alunno, ma l’intervallo è finito e la classe è già entrata in un’altra aula.
Non lo so se ce la faccio a passare dalla farmacia. Chiederò al mio compagno di farlo. Sto per finire le pastiglie del gastroprotettore e temo che anche il Naloox nausea che prendo in classe sia alle ultime compresse.
I rifornimenti sono importanti: passi per il latte o il pane, ma quelle lì non possono assolutamente mancare.
Luisa Codeluppi, insegnante coordinatrice di classe scuola secondaria di primo grado