Lettera aperta alla redazione
Lettera aperta alla redazione

Questa lettera nasce dal bisogno di condividere con la comunità educante nella sua totalità: docenti, educatori, genitori, realtà impegnate a vario titolo nel sociale, la nostra preoccupazione da docenti di sostegno specializzati in Italia.
È ormai nota la volontà del Ministro Valditara, di introdurre come nuovo canale di reclutamento dei docenti di sostegno, accanto ai consueti cicli TFA, dei corsi abbreviati e semplificati erogati dall’Istituto Nazionale INDIRE.
Questa “sanatoria” è destinata:
- alle colleghe e ai colleghi triennalisti, che basano la loro formazione esclusivamente sull’esperienza dei singoli casi seguiti;
- a coloro che hanno SCELTO di conseguire un titolo di specializzazione INTERAMENTE ONLINE, attraverso enti collegati a Paesi arretrati dal punto di vista culturale e legislativo in ambito di inclusione scolastica, sottraendosi volutamente e consapevolmente dalle prove selettive previste dagli Atenei pubblici italiani: 8 mesi di lezioni in presenza; esami intermedi; laboratori didattico-pratici; tirocinio diretto presso scuole accreditate; discussione di tesi finale con relativa votazione.
Riteniamo che la formazione non possa e non debba essere svenduta come merce in saldo, crediamo che le nostre studentesse e i nostri studenti con bisogni educativi speciali, necessitino di personale adeguatamente formato.
Nonostante le contestazioni che in questi mesi ci hanno visti impegnati in ricorsi, petizioni, presidi a Roma presso il MIM, sempre supportati dalla FLC-CGIL , non abbiamo ancora ottenuto risposte soddisfacenti. Per questo, riteniamo imprescindibile sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica, rispetto ai rischi di questi corsi “light”.
Le famiglie spesso, sono disinformate rispetto alle scelte politiche scolastiche, sebbene ne paghino il prezzo più alto insieme ai ragazzi.
Disilluse e stanche di scontrarsi ogni giorno con l’indifferenza e l’incompetenza, con una estenuante burocrazia, con servizi spesso inadeguati…
Eppure il CUORE della disabilità sono proprio i genitori, ai quali lo Stato dovrebbe garantire UN’ ISTRUZIONE DI QUALITA’ per i propri figli.
In rappresentanza dei docenti di sostegno specializzati di Taranto, riteniamo fondamentale coinvolgere a tutto tondo le realtà presenti sul territorio, impegnate a promuovere i diritti delle persone con disabilità, il miglioramento della loro qualità di vita e di quella dei loro cargiver.
Auspichiamo quanto prima in un incontro, con tutte le parti sociali coinvolte, per confrontarci su questa delicata quanto urgente tematica, data l’imminenza dei decreti attuativi.
Convinti che la qualità dell’istruzione sia il termometro del grado di civiltà di un Paese, restiamo a disposizione per ogni chiarimento.