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Liceo Made in Italy e riforma Its, Uil scuola "troppa fretta" D'Aprile, provvedimenti approvati senza una discussione

La recente riforma del sistema educativo italiano, in particolare la creazione del Liceo Made in Italy, ha suscitato critiche da parte della Uil Scuola

04 gennaio 2024 20:28
Liceo Made in Italy e riforma Its, Uil scuola "troppa fretta" D'Aprile, provvedimenti approvati senza una discussione -
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La recente riforma del sistema educativo italiano, in particolare la creazione del Liceo Made in Italy, ha suscitato critiche da parte della Uil Scuola. Il segretario Giuseppe d’Aprile ha espresso preoccupazione riguardo alla rapidità con cui sono stati approvati i provvedimenti, sottolineando la mancanza di una discussione adeguata.

 

“È sorprendente la perizia con cui i ministri di questo governo si applicano per chiedere risultati alla scuola piuttosto che offrirne”, afferma d’Aprile. Pur riconoscendo l’importanza di mettere al centro l’istruzione per il futuro del paese, critica la direzione presa dalle misure attuate. In un contesto in cui si promuove la regionalizzazione del sistema di istruzione e si favoriscono i percorsi tecnico-professionali, sorge il nuovo interrogativo sul significato e l’efficacia di un liceo dedicato al Made in Italy.

Il dirigente sindacale sottolinea il pericolo di approvare provvedimenti in modo frettoloso, senza una discussione approfondita che richiederebbe tempi più lunghi. La sua critica si focalizza sulla mancanza di attenzione ai problemi reali quotidiani della scuola e sull’ulteriore carico di adempimenti imposti alle scuole e ai dirigenti scolastici, generando confusione tra le famiglie.

Secondo d’Aprile, la chiave per sostenere il sistema scolastico italiano è garantire la stabilità del personale, il rispetto e una retribuzione equa per coloro che lavorano quotidianamente nell’ambito educativo. Invita a concentrarsi sul rafforzamento dei percorsi esistenti, promuovendo l’inclusione, la solidità delle strutture, e l’accesso equo e le opportunità per tutti gli studenti.

“Il rischio è quello di costruire un palazzo senza fondamenta, destinato a crollare alla prima intemperia”, avverte il segretario Uil Scuola. La sua critica rappresenta una voce di preoccupazione riguardo al futuro dell’istruzione in Italia, richiamando l’attenzione sulle priorità che, a suo parere, dovrebbero essere affrontate per garantire basi solide e durature al sistema educativo del paese.

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