Linda Di Cesare (UIL Scuola Rua ): “Il covid ha permesso di dare visibilità alla scuola e ai suoi problemi”
“Il covid ha permesso di dare visibilità alla scuola e ai suoi problemi”, Linda Di Cesare, UIL Scuola Rua ed organizzatrice della conferenza nazionale organizzata della UIL Scuola RUA sulla tematica...

“Il covid ha permesso di dare visibilità alla scuola e ai suoi problemi”,Linda Di Cesare, UIL Scuola Rua ed organizzatrice della conferenza nazionale organizzata della UIL Scuola RUA sulla tematica “Preveniamo lo stress da lavoro attraverso il contratto-scuola”, che La Voce della Scuola Live trasmetterà in diretta streaming sui propri canali youtube e facebook, lunedì, 22 novembre, dalle ore 16 alle ore 19. Argomento trattato nell’appuntamento streaming del 11 novembre scorso dal titolo: “Burnout, Stress da lavoro correlato: “Cos’è e tecniche di intervento”, al quale la prof.ssa Di Cesare ha partecipato rilasciando le proprie dichiarazioni.
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“Il Sindacato che rappresento ha organizzato una conferenza nazionale dal titolo: “Preveniamo lo stress da lavoro attraverso il contratto-scuola”, che si terrà a Milano e a cui parteciperanno politici ed esperti della sicurezza legati allo stress sul lavoro in ambito scolastico- dichiara Linda Di Cesare, Responsabile Sindacale UIL Scuola RUA Pari opportunità-.“A livello sindacale abbiamo norme che ci possono aiutare a supportare gli attori del mondo del lavoro”.Saranno vari gli argomenti che si susseguiranno nel tavolo tecnico offerto dalla conferenza nazionale della UIL Scuola RUA, sul tema dello stress da lavoro correlato: dal Contratto Collettivo al Decreto – Sicurezza 81/2008, dall’Accordo Europeo sullo stress dell’8 ottobre del 2004 al fenomeno trattato dalla voce degli esperti e di chi la Scuola la vive.
“Preveniamo lo stress da lavoro attraverso il contratto-scuola”, UIL Scuola RUA.

“In sinergia con le strutture presenti sul territorio occorre permettere un confronto per monitorare i fenomeni di stress, senza arrivare al burnout, già punto drastico. È necessario il dialogo con i dirigenti scolastici e di tutti i lavoratori della scuola-continua la Prof.ssa Di Cesare-.Tra i documenti che possono esserci utili c’è anche il DVR, il Documento di Valutazione del Rischio degli Istituti, ma molto spesso questi documenti non vengono aggiornati o i lavoratori non ne sono nemmeno a conoscenza. Invece bisognerebbe conoscere i fattori di stress da lavoro correlato per tutti i lavoratori della scuola, e bisogna evitare di arrivare a situazioni di burnout soprattutto degli insegnanti, ma anche degli amministrativi o dei collaboratori, anche loro in grandi difficoltà. Quindi è importantissimo comunicare e dialogare con i dirigenti, per redigere questo documento in collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori e se possibile con un medico legale”.Nell’ambito del lavoro lo stress è determinato da uno squilibrio tra le capacità lavorative e la concreta possibilità di metterle in pratica. I docenti sono oberati di incarichi di varia natura e la situazione si è notevolmente aggravata col subentrare dello stato di emergenza sanitaria che ha stravolto gli assetti organizzativi tradizionali. La gravità del fenomeno è confermata dal fatto che i fattori che facilitano l’insorgenza del burnout (es. cambiamenti organizzativi, cambiamenti di ruolo e mansione, conflitti e difficili interazioni con i colleghi, aumento di responsabilità e carico di lavoro etc.) sono sempre più connaturati al mondo del lavoro nella sua evoluzione attuale, il Responsabile Sindacale UIL Scuola RUA Pari opportunità, Linda Di Cesare, in merito dichiara:“Il 30% degli insegnanti si colloca ad un livello altissimo di rischio, e, ribadisco, non solo gli insegnanti. C’è un forte disinteresse, affaticamento diffuso, dolori ricorrenti, molti colleghi che si rivolgono al sindacato fanno fatica a gestire le nuove dinamiche che intercorrono negli ambienti scolastici. I motivi di stress nella scuola sono tanti: le classi sovraffollate, carenza di attrezzature didattiche, orari di lavoro, eccessive pratiche burocratiche, gap generazionale con i ragazzi , le comunicazioni poco chiare tra colleghi, studenti. Il quadro normativo è cambiato continuamente, ogni 3 mesi nell’ultimo anno. Il covid ha permesso di dare visibilità alla scuola e ai suoi problemi”.Con l’emergenza epidemiologica sono subentrati incarichi nella scuola che trattano aspetti paramedici che non rientra nelle competenze dell’insegnante tradizionale quale il referente covid ma che ad oggi è fortemente richiesto per l’avvio e il buon esito dell’anno scolastico.“Ci vorrebbe un medico –conclude la Di Cesare-, anzi uno staff medico con competenze specifiche. Gli RLS non vengono ascoltati col risultato che viene completamente snaturato il ruolo del docente. La UIL è intenzionata a fare delle proposte a livello normativo, considerata l’imminente apertura del contratto: io proporrei di togliere tutti questi incarichi e di tornare alla natura effettiva del docente e creare un clima sereno. Siamo aperti e disponibili ad accogliere proposte di natura contrattuale da tradurre in normativa”.