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Malpezzi, a Cassano d'Adda giunta di destra toglie la mensa ai bimbi delle famiglie morose

A Cassano d'Adda la giunta di destra toglie il servizio di ristorazione ai figli delle famiglie morose. Una scelta vergognosa che penalizza i nuclei più fragili.

A cura di Redazione
19 settembre 2024 15:02
Malpezzi, a Cassano d'Adda giunta di destra toglie la mensa ai bimbi delle famiglie morose - Simona Malpezzi
Simona Malpezzi
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“A Cassano d’Adda la giunta di destra toglie il servizio di ristorazione ai figli delle famiglie morose. Una scelta vergognosa che penalizza i nuclei più fragili. La mensa rientra nel tempo scuola perché condivide le finalità educative proprie del progetto formativo scolastico di cui è parte, come evidenziato dalla ulteriore funzione cui detto servizio assolve, di educazione all’alimentazione.

Purtroppo, ad oggi, la ristorazione scolastica è considerata un servizio a domanda individuale, ma non è giusto che le difficoltà economiche dei genitori ricadano sulle spalle dei bambini che non hanno nessuna colpa. Nel tempo -in materia- si sono susseguiti orientamenti giurisprudenziali contrastanti ma secondo l’interpretazione dell’art. 6 del dlgs 63/2017, il servizio di ristorazione scolastica è considerato un servizio di pubblico interesse che non può essere sospeso, interrotto o abbandonato, ed è strettamente correlato al diritto all’istruzione”. Lo scrive in una nota Simona Malpezzi, senatrice del Pd e vicepresidente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, che annuncia di aver depositato un’interrogazione parlamentare.

 

“Con questo governo -aggiunge- sono spariti gli obiettivi previsti dal nostro piano d’azione nazionale per l’attuazione della Child Guarantee, il Pangi, che prevedeva di rendere le mense un servizio pubblico essenziale per il quale venga stabilito uno specifico livello essenziale delle prestazioni (LEP) e un progressivo accesso gratuito.

Al senato c’è un disegno di legge del Pd a mia prima firma che prevede il riconoscimento dell’accesso alle mense scolastiche quale servizio essenziale al fine di assicurare a tutte le alunne e a tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado il diritto di accedere al servizio di mensa scolastica, riconoscendo tale servizio come essenziale in quanto parte integrante delle attività formative ed educative erogate dalle istituzioni scolastiche.

Chiediamo ai ministri Calderone e Valditara se non ritengano di trasformare la ristorazione scolastica da servizio a domanda individuale in un servizio essenziale e come intendano reperire le risorse adeguate ad incrementare, nella prospettiva dell’introduzione di un Livello Essenziale delle Prestazioni, il servizio di refezione scolastica su tutto il territorio nazionale. I bambini hanno diritto a un pasto da consumare a scuola”. Così conclude la dem

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