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Maturità 2025: studenti soddisfatti per le materie dello scritto, sorpresa per le materie esterne

Nel primo pomeriggio di Martedì 28 gennaio, il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) si è finalmente espresso circa l’Esame di Maturità 2025. Sono state ufficializzate sia le materie oggetto de...

05 febbraio 2025 16:06
Maturità 2025: studenti soddisfatti per le materie dello scritto, sorpresa per le materie esterne -
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Nel primo pomeriggio di Martedì 28 gennaio, il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) si è finalmente espresso circa l’Esame di Maturità 2025. Sono state ufficializzate sia le materie oggetto della seconda prova scritta, caratterizzanti per ciascun indirizzo di studi, sia quelle che verranno assegnate ai commissari esterni durante il colloquio orale.
A seguito di un’indagine condotta tra maturandi appartenenti a diverse secondarie di secondo grado, si può facilmente ricostruire un quadro generale delle reazioni all’annuncio del MIM e delle aspettative circa le tre prove alle quali dovranno interfacciarsi nei mesi di giugno e luglio.
Circa la seconda prova, quasi il 90% degli studenti si ritiene abbastanza o molto soddisfatto delle materie estratte, mentre il 70% non ha particolarmente gradito la scelta degli esterni: se nel primo caso è tutto rientrato nei calcoli probabilistici (Latino al Classico, Matematica allo Scientifico, 1° Lingua per il Linguistico ecc.), così non è stato nel secondo, ad esempio con Filosofia al Classico e allo Scientifico oppure Lingua e Cultura Straniera allo Scienze Umane, rappresentate da docenti esterni all’istituto di provenienza per il secondo anno consecutivo.
Le modalità di svolgimento della prova saranno analoghe a quelle dello scorso anno: due mattinate dedicate alle prove scritte (nel caso dell’Artistico e di altri indirizzi caratterizzati da discipline manuali, verranno dedicate ben tre mattinate alla seconda prova, la quale consiste nel realizzare un progetto inerente al percorso di studi), e massimo un’ora per la prova orale, incentrata su un colloquio interdisciplinare formulato sul momento dallo studente, partendo dall’analisi di documenti selezionati dalla commissione.
È evidente che per sostenere con lucidità e sicurezza l’Esame di Stato, la prima cosa da fare è organizzare un piano di studio efficiente, ma secondo il sondaggio soltanto il 10% degli studenti sente di star adottando il metodo giusto per prepararsi in autonomia e il 65% è insoddisfatto dell’affiancamento dei loro docenti, che non riescono a fornirgli i giusti consigli per affrontare esaustivamente le prove sfruttando al meglio il proprio potenziale.
Ma è proprio questo il punto cruciale emerso dal sondaggio: per 1 studente su 2, la Maturità così strutturata non è in grado di far emergere in maniera consona le capacità individuali e le competenze acquisite durante i cinque anni di istruzione superiore. Nel suo complesso la prova risulta sterile ai giovani, una mera somma matematica di crediti e valutazioni; c’è ad esempio chi ritornerebbe al voto in sessantesimi (senza crediti), chi all’orale costituito da sole due materie a scelta o addirittura da una tesina interdisciplinare come quella prevista dall’esame conclusivo delle scuole medie.
Insomma, l’Esame di Stato si è rivelato come ogni anno essere oggetto di polemiche e d’incertezze, ma è ancora troppo presto per enunciare un verdetto definitivo a riguardo: il Ministero si è pronunciato, adesso spetta ai maturandi.

 

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