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Nessuno scandalo per la cigiellina bocciata dal voto e ripescata al CSPI dal CNEL di Brunetta

Ha molto colpito il mondo ATA la vicenda di Annamaria Santoro, storica dirigente della FLC CGIL, risultata non eletta alle elezioni per il CSPI di primavera, ma ‘ripescata’ nello stesso organismo in q...

A cura di Norberto Gallo
06 settembre 2024 19:06
Nessuno scandalo per la cigiellina bocciata dal voto e ripescata al CSPI dal CNEL di Brunetta -
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Ha molto colpito il mondo ATA la vicenda di Annamaria Santoro, storica dirigente della FLC CGIL, risultata non eletta alle elezioni per il CSPI di primavera, ma ‘ripescata’ nello stesso organismo in quota CNEL.

Diversi i post sui social critici nei confronti della nomina, e Massimiliano Esposito, proprio sulle colonne di questo giornale, scrive: “I post sui social hanno amplificato il malcontento, definendo la nomina come un “ripescaggio” non legittimato dal voto democratico e denunciando quella che vedono come una mancanza di rispetto per le scelte dei lavoratori”.

Ma se effettivamente, ritrovarsi in un organismo in parte elettivo un candidato non eletto è indubbiamente un problema di buon gusto, le critiche alla nomina non si limitano al nome indicato, ma mettono sul banco degli imputati quello dell’ organizzazione stessa della Santoro: la FLC CGIL.

E qui, non me ne vogliate, ma le critiche non hanno alcun senso.

Mettendo da parte le molte bizzarrie del caso, dalla nomina firmata dal famigerato Brunetta (il nemico pubblico numero uno, il ministro dei fannulloni nella pubblica amministrazione, quello che ha smorzato il dibattito sul salario minimo e via dicendo) al ruolo del CNEL (carrozzone da smantellare sul quale la sinistra ha concentrato strali e proposte di chiusura fin dai tempi della bicamerale di D’ Alema), le nomine fatte a Villa Lubin erano e sono parte di una politica di concertazione che è perfino rassicurante rispetto all’ idea di un CNEL privo di voci non appiattite su quelle del Governo di turno.

Ma restiamo alle nomine nel CSPI. Arrivate alla fine di luglio, sono tre. Annamaria Santoro è la più riconoscibile, sia per la storia personale da dirigente CGIL, sia per la partecipazione alle elezioni del 2024 dopo ben due mandati già ricoperti in quello stesso organismo. Senonché le altre due nomine non sono di illustri sconosciuti.

Con Annamaria Santoro è stata nominata Paola Furlan, Dirigente Scolastico organico alla CISL, e per ultima un’ altra dirigente scolastica, Elena Centemero. Quest’ ultima già parlamentare della Repubblica di centrodestra, assessore brianzolo da qualche tempo, già nominata in precedenza in continuità con l’ area lombarda dell’ altra famigerata Valentina Aprea; ma sindacalmente ritenuta in quota Uil. Tanto da smentire la Tenica della Scuola che l’ aveva definita della Lega e dirigente scolastica UIL chiedendo di rettificare non l’ appartenenza alla UIL, quanto quella alla Lega.

Insomma, se gli ATA ci sono rimasti male per l’ arrivo nel CSPI di un loro rappresentante bocciato dalle urne, non è che i Dirigenti Scolastici che hanno votato ed eletto due rappresentanti dell’ ANP possano essere contenti.

A meno che non si chiarisca che quelle elezioni non erano il redde rationem della UIL e del personale ATA contro i firmatari del contratto 2019-21 ma la semplice composizione di un organismo (di sospetta utilità) in cui chi entra lo fa per dare consigli (generalmente inascoltati) ai politici che governano.

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