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Open Day odontoiatrico: diritto ad un trattamento personalizzato

Il 2 aprile 2024, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, lo studio odontoiatrico della Dott.ssa Rossella Sgroi a Catania, ha organizzato un Open Day per l’accoglienza...

A cura di Luana Scalia
17 aprile 2024 08:11
Open Day odontoiatrico: diritto ad un trattamento personalizzato -
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Il 2 aprile 2024, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, lo studio odontoiatrico della Dott.ssa Rossella Sgroi a Catania, ha organizzato un Open Day per l’accoglienza dei pazienti con bisogni comunicativi complessi.
Un Open Day dedicato alle persone con disabilità e alle famiglie che hanno sperimentato nella loro esperienza di vita, difficoltà nell’accoglienza medica e hanno maturato sfiducia verso un’assistenza generalmente non sufficientemente preparata ad ascoltare, comprendere ed accogliere le esigenze del paziente con specifiche necessità.
“Un Open Day dedicato a chi sogna un dentista speciale, che sappia giocare, che sappia aspettare” -afferma la dottoressa Sgroi-, ma soprattutto che sappia sentire oltre la voce, i bisogni di chi non comunica con le parole.
L’intento della dottoressa è quello di garantire un intervento di qualità pari a quello delle altre persone, personalizzato e flessibile e il più possibile proteso ai bisogni individuali di ciascuno.
“Guardiamo alla strada che c’è da percorrere, cominciamo a camminare, facendo un passo alla volta”, spiega la specialista.
Questa iniziativa valorizza i principi del rispetto e della tutela del diritto alle cure consapevoli, alla mediazione e ascolto attento delle peculiari esigenze delle persone con disabilità, coinvolgendo le famiglie e ove necessario le altre figure di riferimento che possono facilitarne l’esperienza.
Una scelta quella dello studio Sgroi che evoca la Carta dei diritti delle persone con disabilità redatta dall’ ASP di Ragusa, che all’ art. 12 Diritto a un trattamento personalizzato, recita: “Ogni individuo, senza alcuna distinzione di sesso, etnia o religione, ha il diritto a programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle sue personali esigenze. I servizi sanitari devono garantire, a questo fine, programmi flessibili, orientati quanto più possibile agli individui, assicurando che i criteri di sostenibilità economica non prevalgano sul diritto alle cure” .

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