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Per la scuola pubblica l'ennesimo provvedimento tampone

Per la scuola pubblica l'ennesimo provvedimento tampone

A cura di Redazione
14 gennaio 2025 18:08
Per la scuola pubblica l'ennesimo provvedimento tampone -
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Lascia perplessi il Decreto Legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri e che prevede vantaggi per le Regioni che rispetteranno i termini per il dimensionamento scolastico. Quali vantaggi?
Sarà possibile formare classi anche in mancanza del numero minimo di studenti previsto, garantendo così la continuità didattica anche in aree con una bassa densità demografica. Inoltre verrà assicurata la stabilità del personale ATA evitando riduzioni di organico.Benissimo.  Tuttavia si tratta di un provvedimento limitato nel tempo, finanziato infatti col PNRR. Per ciò che riguarda il personale ATA, la stabilità del personale è infatti garantita solo per l’anno scolastico 25/26.
La possibilità di formare classi in mancanza del numero minimo sarà permessa solo per garantire la continuità didattica in aree a bassa densità demografica. Un provvedimento tampone.

La diminuzione della popolazione scolastica potrebbe invece aumentare le opportunità di una
scuola più efficace ed efficiente riducendo ovunque il numero di alunni per classe. Attualmente, dopo la riforma Gelmini, espressione di un altro governo di destra, è possibile trovare classi con più di trenta alunni. La diminuzione di alunni potrebbe alleggerire questa situazione e potenziare la didattica in tutte le scuole pubbliche del Paese.

Ma come noi socialisti sosteniamo da tempo, il Governo non sembra avere a cuore la formazione di tutti i nostri giovani. Classi con un numero ridotto di alunni, con strumenti didattici più efficienti, per un governo ispirato dai valori del darwinismo sociale e del reddito piuttosto che dalle potenzialità di ogni giovane, probabilmente devono rimanere prerogativa di chi già gode di migliori e maggiori risorse. Così, in un articolo Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Responsabile PSI scuola.

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