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Percorsi transitori di specializzazione sul sostegno: manifestazione contro l'istituzione dei 30 cfu on line

Sfidando il caldo dell'estate romana, alcuni rappresentanti del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati hanno manifestato nella mattinata di oggi

A cura di Roberta Granata
16 luglio 2024 15:38
Percorsi transitori di specializzazione sul sostegno: manifestazione contro l'istituzione dei 30 cfu on line -
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Sfidando il caldo dell’estate romana, alcuni rappresentanti del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati hanno manifestato nella mattinata di oggi, 16 luglio in Piazza Santi Apostoli contro il decreto 71/2024 che istituisce percorsi formativi ridotti (tramite piattaforma INDIRE) per l’accesso alla specializzazione sul sostegno, parallelamente ai TFA universitari. Detti percorsi, rivolti sia ai triennalisti, sia a coloro che hanno acquisito titolo estero, sono stati pensati come via d’accesso breve (e in modalità telematica) per sopperire alle carenze su posto di sostegno valorizzando le categorie per cui sono stati pensati.

I contenuti del decreto 71 , secondo i manifestanti, sono stati adottati in deroga all’articolo 4 comma 3 della legge n. 18 del 2009 che ratifica la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, dove si stabilisce che le norme relative alle  persone con disabilità devono essere emanate sentite le loro associazioni più rappresentative. Anche il SIPeS (Società Italiana di Pedagogia Speciale) ha espresso parere negativo alla riforma, così come numerosi docenti universitari che hanno dichiarato di sostenere la protesta. In buona sostanza un percorso così breve (e solo in modalità on line) non assicurerebbe un livello di preparazione idoneo alle sfide che il ruolo di sostegno propone.    

Durante la discussione in piazza si sono alternati esponenti del mondo accademico, di quello scolastico e di quello genitoriale, per  evidenziare come la misura politica in fieri possa essere lesiva dei diritti non solo di coloro che hanno percorso la strada del TFA, impegnando tempo e risorse economiche ingenti, ma anche degli stessi utenti. L’ On. Manzi, responsabile scuola del PD, ha testimoniato la difficoltà di condivisione del testo normativo con la maggioranza di governo, condivisione che invece, era necessaria, data la delicatezza del tema. Le richieste di cui il Collettivo Docenti di Sostegno si è fatto portatore sono : la creazione di un graduatoria ad esaurimento per coloro che hanno concluso il percorso da 60 cfu ai sensi del DM 30/2011 e l’inserimento in coda alle GPS per i docenti con titolo estero non riconosciuto. 

Il presidio  si è sciolto alle 12.40, con l’impegno concreto per l’incontro del 30 luglio per l’Assemblea Nazionale e per la possibile attivazione di uno sciopero e di un Referendum popolare di abrogazione delle misure ministeriali sopra indicate. 

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