Posticipo apertura delle scuole per il caldo torrido. La stampa di destra boccia la richiesta. Richiesta partita male
Posticipo apertura delle scuole per il caldo torrido. L’opposizione dei genitori seguita da due giornali della destra. Richiesta partita male.Posticipo apertura delle scuole per il caldo torrido. Lo...

Posticipo apertura delle scuole per il caldo torrido. L’opposizione dei genitori seguita da due giornali della destra. Richiesta partita male.
Posticipo apertura delle scuole per il caldo torrido. Lo stop della stampa di destra
Posticipo apertura delle scuole per il caldo torrido. Era scontata l’opposizione dei genitori alla richiesta di due sindacati. L’inesistenza di un welfare alternativo (impensabile per un Paese indebitato), infatti mette in grande difficoltà le famiglie. Fino a ieri non era chiara la posizione del Governo. G. Valditara tace. Non si registrano sue dichiarazioni. Questa mattina ci hanno pensato due quotidiani di destra: “Il Giornale” e “La Verità”. Il primo propone un articolo di Enza Cusmai (“Troppo caldo, a scuola a ottobre…) registra la prevedibile opposizione dei genitori. Si legge in prima pagina “I motivi sono evidenti: chi segue i bambini fino ad allora? Come si fa a tenerli a casa ancora per due o tre settimane se non si possono pagare tate, se non ci sono nonni disponibili?. Il quotidiano diretto da M. Belpietro che da un mese ha sposato la tesi del negazionismo climatico con un articolo di Claudio Antonelli, pone l’attenzione sull’evidente taglio delle ore di lezione (“La scusa del caldo per tagliare le ore di lezione”).
Ne consegue che tutto rientrerà. Se nelle prossime settimane pioverà e le temperature si abbasseranno, si passerà ad altro.
La richiesta dei sindacati è partita male
La richiesta dei sindacati risulta molto debole. Non sul contenuto, bensì perché si presenta come una scorciatoia, evitando il percorso legislativo e il pungolamento per l’installazione di climatizzatori. Entrambe le soluzioni, ovviamente richiedono tempi che superano il mese scarso (circa) all’inizio delle lezioni. La richiesta sindacale, infine presenta una grave criticità: scaricare il problema sulle famiglie! E’ questo l’impedimento per un ritorno al passato, come dichiarato anche da Salvatore Giuliano, Dirigente scolastico e sottosegretario all’istruzione nel primo governo Conte. Senza il loro appoggio, sostenuti come scrivevo da un nuovo Welfare, non si va da nessuna parte! Purtroppo quest’ultima soluzione richiede uno Stato non indebitato!