Pratesi, Rampelli (VPC-FdI) lo ricorda in aula, l'Italia ha perso un pioniere della tutela ambientale
Pratesi, Rampelli (VPC-FdI) lo ricorda in aula, l'Italia ha perso un pioniere della tutela ambientale
A cura di Marialuisa Roscino
13 marzo 2025 20:21

L’aula della Camera dei deputati ha dedicato un minuto di silenzio in memoria di Fulco Pratesi. A commemorarne la figura, Fabio Rampelli presidente di turno.
Questo l’intervento (…)Fulco Pratesi raccontò in più occasioni l’incontro che gli cambiò la vita: nel 1963, mentre partecipava ad una battuta di caccia nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, si imbatté in un’orsa con tre piccoli e – di fronte a tanta bellezza e armonia con la natura – mise da parte il fucile, comprendendo che da allora in poi la sua vita sarebbe stata dedicata alle battaglie per la conservazione delle specie animali e alla salvaguardia dell’ecosistema. Per rendere concreta questa aspirazione, il 5 luglio 1966 fondò – insieme ad un gruppo di amici e sostenitori – la sezione italiana del WWF, che ebbe la sua prima sede in uno stanzino del suo studio di architetto. In tale veste ha ottenuto risultati straordinari, a partire dal 1967, quando il WWF acquistò i diritti di caccia nella Laguna di Burano, trasformandola nella prima delle 100 oasi oggi esistenti, che tutelano più di 30.000 ettari di territorio italiano. Pratesi seppe cogliere in anticipo i rischi per l’ambiente connessi al rapido sviluppo industriale degli anni sessanta, facendosi promotore e instancabile artefice di una vera e propria rivoluzione culturale, che – nel corso di decenni – ha fatto fare grandi passi avanti alla crescita della coscienza ambientale nella nostra nazione. “Conoscere, amare e difendere la natura. Queste tre semplici regole ci aiuteranno a vivere in armonia”, sono le parole che hanno guidato la sua vita e le sue appassionate battaglie per la limitazione della caccia e la protezione del lupo, dell’orso e di altre specie a rischio estinzione comunque considerate, prima di lui, “nocive”. Convinto sostenitore dell’esigenza di tutelare gli animali, dal 1970 fu vicepresidente della LIPU, la Lega italiana per la protezione degli uccelli. Sul piano istituzionale, fornì un contributo molto significativo alla definizione di norme fondamentali per la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema dell’Italia: la legge n. 394 del 1991 sulle aree naturali protette e la legge n. 157 del 1992 per la tutela della fauna selvatica.
Nell’XI legislatura, tra il 1992 e il 1994, fu deputato per il partito dei Verdi, e al termine del mandato parlamentare, tra il 1995 e il 2005, rivestì la carica di Presidente del Parco nazionale d’Abruzzo. Ma, oltre che ambientalista e politico, Fulco Pratesi è stato anche disegnatore, illustratore, giornalista, divulgatore e autore di diversi saggi, nonché direttore responsabile della storica rivista “Panda” del WWF sin dalla sua fondazione. Con la scomparsa di Fulco Pratesi perdiamo un pioniere del movimento ambientalista italiano e una vera e propria guida per un’intera generazione di naturalisti. Esempio vivente di ecologismo attivo, ha contribuito a fare entrare l’ecologia nelle case degli italiani, insegnandoci a comprendere come ogni nostro piccolo gesto possa far bene al pianeta. Un insegnamento che ha strappato la materia ai soli laboratori scientifici per proiettarla d’imperio nelle scuole, nelle case, nella società.
Tuttavia la cultura del buon esempio e dello stile di vita virtuoso e responsabile che ci ha lasciato non ha ancora del tutto contagiato la nostra comunità. Motivo in più per diffondere la sua filosofia e onorane così la memoria.