CUB SUR - Torino: 'Uniamoci per una vera opposizione delle forme di precariato', precari in piazza sabato 30 agosto
‘Uniamoci insieme per una vera opposizione alle forme di precariato per il rispetto del lavoro e del diritto acquisito all’assunzione’, è l’appello dellw CUB Scuola Università Ricerca di TORINO, che i...

‘Uniamoci insieme per una vera opposizione alle forme di precariato per il rispetto del lavoro e del diritto acquisito all’assunzione’, è l’appello dellw CUB Scuola Università Ricerca di TORINO, che invita tutti coloro che si trovano in una situazione di precarietà lavorativa con la reiterazione di contratti a termine.
Sempre insieme a chi sceglie la piazza!, la Cosimo Scarinzi, presidente CUB SUR.
Le indicazioni per raggiungere il presidio
La CUB SUR TORINO sarà in presidio venerdì 30 agosto dalle 11 sotto l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte in Corso Vittorio 70 insieme ai lavoratori precari del concorso 2020 e contro ogni forma di sfruttamento dei lavoratori della scuola.
“Per molto tempo la categoria è stata silente oppure non ha agito quando una certa tipologia di decreti veniva varata affidandosi alle promesse della politica che di regola sono vane parole ai soli fini propagandistici”, continua Cosimo Scarinzi, presidente CUB.
Dal comunicato si evidenziano i destinatari dell’appello:
‘Il caso degli idonei 2020 è in questo momento un tema molto caldo e trattato ampiamente dalla stampa di categoria perché è il prodotto finale di un sistema di reclutamento che non funziona e non potrà mai funzionare se così gestito. I colleghi infatti appartengono ad una graduatoria di merito (in Piemonte per infanzia e primaria l’unica esistente) resa ad esaurimento per volontà governativa.
Tutti avremmo pensato ad un utilizzo della stessa per le assunzioni come nell’anno precedente, ma le cose sono cambiate con l’introduzione dei concorsi PNRR.
L’Italia per sanare il suo enorme gap per quel che riguarda l’organico della scuola (e per non rischiare pesanti sanzioni economiche per reiterazione di precariato) ha chiesto ed ottenuto ingenti fondi per assumere da concorso circa 75mila precari in due anni.
Questa richiesta non è ovviamente stata a costo zero per tutti noi, perché ha imposto alcuni vincoli:
1 alla mobilità del personale docente assunto dal 1 settembre 2023 che si vede privato di una mobilita’ “libera” ma con assurdi sbarramenti
2 l’assunzione per precedenza degli idonei PNRR rispetto alle altre graduatorie, Graduatorie ad Esaurimento (GAE) a parte .
Questo ci dovrebbe tutti riportare all’analisi di un tema economico importante, ovvero l’assenza di fondi interni per l’assunzione del personale.
Senza il gettito economico dell’Europa, quali e quanti precari avremmo potuto stabillizare? Pochissimi .
Il mancato interesse e la dismissione di risorse per la scuola pubblica da parte del Governo, emerge anche dallo spettacolo raccapricciante al quale stiamo assistendo nel corso di queste assunzioni nel 2024.
La creazione di un gorgo infernale entro il quale il precario, entra passando da mille concorsi per non essere alla fine, mai stabilizzato è sicuramente una modalità efficace per poter investire sempre meno nel settore istruzione ma dirottare I fondi verso altri capitoli di spesa sicuramente più interessanti, come ad esempio quello militare’.
“Adesso c’è la voglia di tornare nelle piazza, di ripartire dal basso riprendendo in mano la propria situazione con la consapevolezza che solo così si possono ottenere risultati- conclude Scarinzi-. Uniamoci insieme per una vera opposizione alle forme di precariato per il rispetto del lavoro e del diritto acquisito all’assunzione”.