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Precariato e concorsi scuola. Al tavolo plenario l'avvocato Vincenzina Salvatore: “Non è più possibile risolvere i problemi della scuola nelle aule giudiziarie.”

La capacità di ascolto è davvero il primo passo per un cambiamento e se questo non si affronta in questo momento di rinnovamento della politica al governo, quando lo si farà?L’avvocato Vincenzina Salv...

A cura di Ilenia Giocondo
15 dicembre 2022 16:36
Precariato e concorsi scuola. Al tavolo plenario l'avvocato Vincenzina Salvatore: “Non è più possibile risolvere i problemi della scuola nelle aule giudiziarie.” -
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La capacità di ascolto è davvero il primo passo per un cambiamento e se questo non si affronta in questo momento di rinnovamento della politica al governo, quando lo si farà?

L’avvocato Vincenzina Salvatore, nel suo intervento alla plenaria con il Sottosegretario Frassinetti, affronta il problema precariato e concorsi scuola.

“È necessario un intervento fermo significativo da parte del governo che in questo momento è subentrato e ci auguriamo possa fare meglio del precedente. Insieme al professor Massimo Arcangeli ci stiamo occupando della questione del concorso ordinario, bandito con il decreto dirigenziale 499 del 2020. Ci stiamo occupando della questione dei quesiti errati, in questo concorso, che sono stati redatti da una commissione nazionale ancora in esercizio presso il Ministero e in relazione alla quale abbiamo avviato una serie di contenziosi innanzi al TAR. Non solo però contenziosi, ma anche ricorsi alla commissione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere i nomi di coloro che hanno composto e stanno proponendo la commissione Nazionale. Nomi che finalmente siamo riusciti ad avere e che ci consentono di individuare i responsabili di questa procedura selettiva a dir poco scandalosa. Abbiamo anche avviato un dialogo con il Ministero, perché la strada processuale non possa essere l’unica strada da percorrere per risolvere il problema. In un processo quello che emerge non è certamente la verità sostanziale ma è la verità processuale. Noi abbiamo depositato centinaia di perizie redatte da esperti universitari, esponenti del mondo accademico nazionale ed internazionale. La commissione Nazionale non sta intervenendo ed è inerte rispetto a questi problemi così come è inerte rispetto ai quesiti fuori traccia. Pertanto, chiediamo un intervento forte e decisivo, perché la questione venga risolta, per far trionfare il principio della trasparenza e della buona fede. Quello che deve emergere è la verità sostanziale e per questo chiediamo un segnale forte che ridia speranza a coloro che si trovano in una situazione di stallo. Anche perché le graduatorie di merito stanno per essere pubblicate e questo significa che, nel frattempo, verranno immessi in ruolo nuovi docenti al posto di coloro che sono stati esposti ed esclusi e questo genererà un ulteriore contenzioso che noi vogliamo evitare e che non è possibile avviare.”

“Non possiamo risolvere i problemi della scuola nelle aule giudiziarie. I problemi della scuola si devono risolvere nelle opportune sedi.”

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