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Protesta degli Idonei 2020: "Ancora una volta ignorati, chiediamo dignità e giustizia"

Un grido di protesta si leva dal Comitato di Coordinamento Nazionale degli Idonei 2020, che rappresenta 30.000 docenti. Questi insegnanti, che hanno superato il concorso del 2020, denunciano una situa...

A cura di Andrea Meloni
27 luglio 2024 13:12
Protesta degli Idonei 2020: "Ancora una volta ignorati, chiediamo dignità e giustizia" -
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Un grido di protesta si leva dal Comitato di Coordinamento Nazionale degli Idonei 2020, che rappresenta 30.000 docenti. Questi insegnanti, che hanno superato il concorso del 2020, denunciano una situazione che definiscono “kafkiana” e chiedono un intervento urgente per evitare l’ennesima beffa in occasione delle immissioni in ruolo.

In una lettera inviata alle Segreterie Nazionali di CISL, GILDA, FLC CGIL, SNALS, il Comitato esprime il proprio sostegno all’iniziativa dei sindacati, che hanno indirizzato una Lettera Congiunta al Ministro Valditara per cercare di risolvere la grave situazione delle immissioni in ruolo. Con un contingente autorizzato di soli 45.100 posti, il minimo storico, i docenti idonei vedono ancora una volta sfumare le loro speranze di stabilizzazione.

“Fortunatamente, esiste ancora chi, come Voi, cerca di difendere la dignità del lavoro e della persona”, scrivono i docenti, ringraziando i sindacati per il loro impegno. “Vi ringraziamo trentamila volte, con la forza di trentamila progetti di vita che sembrano dover pagare un prezzo kafkiano.”

Gli idonei denunciano una serie di ostacoli che hanno incontrato lungo il loro percorso: un concorso svolto in piena pandemia, ritardi dovuti al PNRR, cambiamenti nelle modalità di abilitazione, e recenti emendamenti che hanno complicato ulteriormente la situazione, come l’eliminazione della “call veloce”, le immissioni per il concorso PNRR fino a dicembre  e l’autorizzazione di un contingente insufficiente.

“Siamo stremati”, ammettono, chiedendo di essere informati su qualsiasi azione possibile per ottenere un’autorizzazione dignitosa dei posti disponibili. “Vi preghiamo di crederci. Questo non significa tuttavia che non continueremo a lottare.”

Il Comitato di Coordinamento Nazionale degli Idonei 2020 conclude la lettera con un appello disperato ma determinato: “Affinché si possa rientrare in una civiltà che da troppo tempo non stiamo vedendo e che da troppo tempo sta negandoci il diritto costituzionale all’esercizio della nostra professione.”

Gli idonei chiedono un intervento urgente e concreto per porre fine a questa situazione e garantire loro il diritto di esercitare la propria professione con dignità e stabilità richiedendo un aumento dei posti per le immissioni in ruolo.

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