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Ricordando Mauro Maniglio: Una Vita Spezzata dalla Mafia e l'Impegno per la Memoria

Mauro Maniglio, un giovane di appena diciotto anni, strappato alla vita il 14 agosto 1992, vittima di un errore fatale della criminalità organizzata.

15 agosto 2024 08:59
Ricordando Mauro Maniglio: Una Vita Spezzata dalla Mafia e l'Impegno per la Memoria -
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Ricorre l’anniversario di una tragica e ingiusta perdita: quella di Mauro Maniglio, un giovane di appena diciotto anni, strappato alla vita il 14 agosto 1992, vittima di un errore fatale della criminalità organizzata. A ricordarlo è il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, che commemora la sua figura come simbolo delle tante vittime innocenti della mafia.

 

Mauro Maniglio, uno studente brillante e collaborativo del Liceo Scientifico Monticelli di Brindisi, trascorreva le vacanze estive con il cugino a Casalabate. La sera del 14 agosto, mentre era in moto, fu avvicinato da un’auto che non portava altro che morte. Un colpo secco, sparato con la freddezza e la spietatezza tipiche della mafia, mise fine alla sua vita in un attimo, senza che avesse il tempo di capire cosa stava accadendo.

A distanza di 32 anni, il dolore di quella perdita continua a riecheggiare, ma è anche un monito a non dimenticare e a lottare contro la violenza che continua a mietere vittime innocenti. A testimoniare il peso di questo ricordo è Mattia Accardo, studente del Liceo Scientifico Filolao di Crotone, che ha voluto rendere omaggio a Mauro con parole toccanti: “La sua morte non deve essere dimenticata, perché il suo sacrificio ci ricorda quanto sia importante continuare a lottare contro questa piaga che ancora affligge la nostra società”.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani sottolinea l’importanza di tramandare la memoria di Mauro e di tutte le vittime della mafia alle giovani generazioni. In questa direzione si inserisce il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità”, che sta diffondendo volti e storie di persone comuni, trasformate in eroi loro malgrado, per mantenere vivo il valore della legalità e della giustizia.

Ricordare Mauro Maniglio non è solo un atto di memoria, ma un richiamo alla responsabilità collettiva. È un invito a tutti noi, e soprattutto ai giovani, a continuare la battaglia contro l’omertà, l’indifferenza e la violenza che ancora oggi minacciano il nostro vivere civile. Il suo sacrificio ci impone di non restare in silenzio e di lavorare per un futuro in cui la mafia non abbia più spazio.

In questo giorno di ricordo, il Coordinamento invita a riflettere sull’importanza di un’educazione che non si limiti solo a trasmettere conoscenze, ma che sia anche un veicolo di valori, di memoria e di impegno civile. La storia di Mauro Maniglio deve essere un faro che illumina la strada verso un mondo migliore, dove la giustizia e la dignità della vita umana prevalgano sempre.

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