Rinnovo del contratto 2022-24, tutti gli aumenti in arrivo per i dipendenti tra i più poveri della PA: Anief farà di tutto per trovare altre risorse
Rinnovo del contratto 2022-24, tutti gli aumenti in arrivo per i dipendenti tra i più poveri della PA: Anief farà di tutto per trovare altre risorse

“Come sindacato siamo pronti a parlare dei numeri sugli aumenti contrattuali che già si trovano nella Legge di bilancio, anche a partire dai 200 milioni di euro annunciati per l’assicurazione sanitaria nel DL PA dal ministro Valditara: si tratta di un tema importantissimo, perché i dipendenti di chi lavora nei settori della Conoscenza sono tra i più poveri della PA”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in vista dell’incontro del prossimo 26 marzo all’Aran per il rinnovo del Ccnl 2022-24 del comparto Istruzione, Università e Ricerca.
“Ci sono – ricorda Pacifico – 386 milioni di euro per la valorizzazione del sistema scolastico nel triennio 2025/2027; poi 8 miliardi per aumenti contrattuali del pubblico impiego con anticipo di aumenti contrattuali dal 2024 +3,35% che si somma a +0,50 di indennità di vacanza contrattuale per complessivi 150 euro (6%); quindi 23 miliardi per aumenti contrattuali del pubblico impiego relativi ai due trienni 2025/2027 e 2028/2030, in attesa del + 0,6% dal prossimo 1° aprile e +1% dal 1 luglio 2025, sempre di indennità di vacanza contrattuale”.
Il sindacato autonomo ricorda che l’art. 18 (trattamento accessorio) prevede 112,1 milioni per il salario accessorio dei dipendenti pubblici per il triennio 2022-2024 (0,22%) e l’aumento di 93,7 milioni del MOF per il personale docente. L’art. 19 (sul rifinanziamento fondo per rinnovo contratti pubblico impiego) 1.755 milioni per 2025; 3.550 milioni per 2026; 5.550 milioni per 2027M 1.954 milioni per 2028; 4.027 milioni per 2029; 6.112 milioni per 2030. Quindi, sono previste risorse specifiche per la scuola, in particolare l’art. 84 (valorizzazione personale scolastico) destina 122 milioni nel 2025; 189 milioni nel 2026; 75 milioni nel 2027.
Inoltre, l’articolo 19 che reca norme per il rinnovo dei contratti, se da una parte non aggiunge ulteriori risorse al triennio contrattuale che sta per scadere (2022/2024) come richiesto dai sindacati, dall’altra finanzia fin da adesso i due trienni contrattuali successivi predisponendo aumenti complessivi di 600 euro entro il 2030 per i dipendenti pubblici, al fine di recuperare l’aumento esponenziale dell’inflazione registrata (+16 punti) negli ultimi tre anni, al netto di quanto già finanziato per il triennio 2022/2024 (+5,78%). L’aumento medio annuale pertanto tra il 2024 e il 2030 se fossero sottoscritti tutti i contratti sarebbe di 90 euro mensili. Ancora, l’art. 110 sul pubblico impiego prevede nell’AA 2025-2026 turn over in università al 75% poi dal 2026-2027 al 100% eccetto ricercatori; AS 2025-2026 – 5.660 posti su potenziamento; – AS 2026-2027 – 2.174 posti ATA. Dai risparmi su mancate assunzioni si incrementeranno inoltre fondi per il salario accessorio.
“A queste cifre sono da aggiungere gli aumenti delle indennità degli ex DSGA dai risparmi del dimensionamento, le indennità per il personale che lavora nelle piccole isole, per la continuità didattica e dai risparmi del credito di imposta per le scuole montane, le retribuzioni legate alla formazione incentivante, tutor e orientatori. Faremo di tutto e vedremo come Anief – conclude il suo presidente nazionale – come reperire altre risorse per i dipendenti di scuola, università e ricerca”.