"Ritardi incredibili accumulati dal Ministero si ripercuotono sugli uffici scolastici regionali, emblematico il caso delle assegnazioni provvisorie interprovinciali", On. Chinnici (PD)
Ad affermarlo, On. Valentina Chinnici, Partito Democratico e Vicepresidente della V Commissione Parlamentare dell’ARS (Regione Siciliana); sui ritardi dichiara: “L’inizio dell’anno scolastico si prese...

Ad affermarlo, On. Valentina Chinnici, Partito Democratico e Vicepresidente della V Commissione Parlamentare dell’ARS (Regione Siciliana); sui ritardi dichiara: “L’inizio dell’anno scolastico si presenta disastroso per i ritardi incredibili accumulati dal Ministero che si ripercuotono sugli uffici scolastici regionali, e a cascata ovviamente sulle scuole, che rischiano di riaprire con voragini nell’organico. Emblematica e paradossale la situazione delle assegnazioni provvisorie interprovinciali, per cui tanti insegnanti di ruolo rischiano di non usufruire del diritto contrattuale al ricongiungimento familiare. Auspichiamo che l’USR Sicilia e il ministero trovino una soluzione straordinaria, viste anche le innegabili responsabilità ministeriali, per mettere in condizione anche i docenti siciliani e le loro famiglie di usufruire dei medesimi criteri, e diritti acquisiti, degli insegnanti delle altre regioni italiane”.
Ritardi che se non adeguatamente gestiti porteranno molti docenti che hanno diritto ad una cattedra nella provincia dei loro congiunti. Cattedre che, nella maggior parte dei casi, erano già assegnate ai docenti fuorisede ledendo anche il principio di continuità didattica. Sulla questione si è espressa anche la FLC- CGIL e i docenti immobilzzati.
I ritardi non hanno coinvolto solo gli insegnanti fuorisede siciliani ma anche quelli di altre regioni che stanno provvedendo in queste ultime ore alla pubblicazione dei bollettini della mobilità annuale, come Cagliari i cui bollettini sono stati ufficializzati nel giorno corrente, 28 agosto. Rimangono le regioni meridionali quelle più esposte ai disagi dal disbrigo burocratico per l’avvicendarsi delle numerose fasi che riguardano le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie specie se quest’ultime sono interprovinciali. Ma un diritto rimane tale a prescindere dei tempi tecnici e va’ osservato nel rispetto del lavoratore.