La Voce della Scuola

SBC: la scuola digitale e il decadimento della società

La scuola digitale è la nuova scuola questo è scritto nel PNRR.Questo è presentato come un dato di fatto, sono convintissimi i DS in primis quelli di ANP, lo sono i docenti dello staff. Si parte da se...

A cura di Libero Tassella
13 luglio 2023 08:01
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La scuola digitale è la nuova scuola questo è scritto nel PNRR.

Questo è presentato come un dato di fatto, sono convintissimi i DS in primis quelli di ANP, lo sono i docenti dello staff. Si parte da settembre. La massa dei docenti la subirà ma presto si adeguera’ come del resto ha sempre fatto.

Chi osa contestare questa scuola è chiamato “gentiliano” in uno stucchevole dibattito tra finti novatori che chiamano coloro che li criticano conservatori e nostalgici della scuola del passato, ma essi in realtà sono i veri novatori in quanto credono ancora alla scuola come agente di cambiamento e di ascesa sociale di tutti attraverso la fatica dello studio disciplinare.

Mi domando: dov’erano lo scorso anno, allorché si facevano scelte a favore dell’industria del digitale, i docenti che ex post si lamentano della nuova scuola (almeno è spacciata come tale)?

Vista la loro mobilitazione inesistente, la scuola 4.0 e 5.0 e quelle che verranno, ai docenti dall’infanzia alle superiori stanno magnificamente bene, questo è il segnale politico che essi hanno dato ai governi Draghi prima e Meloni dopo.

Certo la classe dirigente avrà le sue scuole private o a sistema misto pubblico e privato, quelle statali a tutti gli altri con fenomeni di abbandoni, dispersione, analfabetismo funzionale, aggresdione ai docenti, classi pollaio, ecc…

La massa dovrà essere istruita nelle scuole statali per eseguire e per consumare, fare come una cosa normale ciò che i consumi impongono.

Lo dicevo in un recente articolo: “Mala tempora currunt” per i docenti e per la società.

Inoltre ci avviamo verso una società molto violenta nelle relazioni e nei comportamenti in cui gli individui sono disposti a tutto pur di soddisfare i propri bisogni materiali, e nei casi estremi anche ad uccidere o a lasciarsi andare a rivolte effimere per rivendicare il loro diritto a consumare.

Denaro, beni di consumo e sesso saranno i soli idola.

Inoltre prevedo un decadimento delle istituzioni, questa società non ha più bisogno della democrazia come quelle degli scorsi decenni, ma di un’oligarchia tecnocratica . L’unica libertà che cercano gli individui ormai è quella di consumare in pace.

 

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