SCHEDA TECNICA. Trasferimenti docenti: genitori con figli under 16 e le deroghe al vincolo di mobilità

I docenti con contratto a tempo indeterminato soggetti al vincolo triennale di mobilità possono, in determinate condizioni, presentare domanda di trasferimento interprovinciale in deroga al vincolo. Questa possibilità è prevista per chi ha figli minori di 16 anni e intende ricongiungersi al comune di residenza del figlio.

Deroghe al vincolo di mobilità

Le deroghe sono disciplinate dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) sulla mobilità e riguardano situazioni specifiche, come la tutela della genitorialità. Nel caso in cui il figlio del docente abbia meno di 16 anni e risieda lontano dal luogo di lavoro del genitore, il docente può richiedere il trasferimento per il ricongiungimento familiare.

Procedura per la domanda

Per poter accedere al trasferimento, il docente deve seguire una procedura ben precisa:

1. Richiesta di ricongiungimento: Va indicata la preferenza per il comune di residenza del figlio minore.
2. Documentazione necessaria: È obbligatorio allegare un documento che certifichi la residenza del figlio e, in alcuni casi, dichiarazioni relative alla necessità di supporto familiare.
3. Scadenze e modalità: La domanda deve essere presentata entro i termini previsti dall’annuale Ordinanza Ministeriale sulla Mobilità, solitamente pubblicata nei primi mesi dell’anno.

Importanza del superiore interesse del minore

Questa misura mira a garantire la tutela del superiore interesse del minore, riconosciuto anche dalla normativa internazionale e italiana, per favorire la vicinanza con i genitori. È una condizione particolarmente rilevante per i docenti che affrontano difficoltà logistiche e familiari a causa della distanza.

Criticità e limiti

Nonostante le deroghe, alcuni limiti possono ostacolare la possibilità di trasferimento:

• La disponibilità di posti nella provincia richiesta.
• Le priorità di altre categorie di docenti con diritto alla mobilità.
• La concorrenza con le domande di trasferimento ordinario.

Questa possibilità offre un supporto concreto ai genitori docenti, ma richiede un’attenta pianificazione e conoscenza delle normative per essere sfruttata al meglio.