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Scrittura a mano e lettura su carta: il Parlamento lancia due proposte di legge

Obiettivo: introdurre una settimana nazionale e un’ora settimanale obbligatoria di letto-scrittura nelle scuole. Neurologi e studiosi a sostegno dell’iniziativaIl Parlamento si mobilita per difendere...

A cura di Redazione
20 maggio 2025 18:18
Scrittura a mano e lettura su carta: il Parlamento lancia due proposte di legge -
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Obiettivo: introdurre una settimana nazionale e un’ora settimanale obbligatoria di letto-scrittura nelle scuole. Neurologi e studiosi a sostegno dell’iniziativa

Il Parlamento si mobilita per difendere la scrittura a mano e la lettura su carta, considerate dai ricercatori e dagli esperti strumenti fondamentali per lo sviluppo cognitivo, la memoria e l’apprendimento. Due disegni di legge sono pronti per essere depositati, entrambi promossi dall’intergruppo parlamentare nato nell’ottobre 2024 su iniziativa dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi.

Le proposte sono state presentate ufficialmente questa mattina in una conferenza stampa al Senato, alla presenza delle senatrici Lavinia Mennuni e Monica Ciaburro, del direttore dell’Osservatorio Andrea Cangini, del neurologo Pierluigi Brustenghi e della grafologa Valeria Angelini.

Due disegni di legge per difendere la manualità

Il primo disegno di legge prevede l’istituzione della “Settimana nazionale della scrittura a mano”, da tenersi ogni anno nelle scuole di ogni ordine e grado. Il secondo punta ad introdurre un’ora obbligatoria settimanale di letto-scrittura su supporto cartaceo nell’orario scolastico, sia nella scuola primaria che nella secondaria. Obiettivo dichiarato: promuovere lo sviluppo delle abilità grafomotorie, ridurre la dipendenza dai dispositivi digitali e rafforzare il legame tra pensiero, mano e memoria.

“Lettura e scrittura su carta – ha spiegato il neurologo Brustenghi – attivano aree cerebrali più profonde e complesse rispetto alla digitazione su schermo. La scrittura manuale stimola la corteccia motoria e favorisce la formazione di connessioni neurali, risultando quindi una vera e propria ‘ginnastica’ per il cervello, soprattutto in età evolutiva”.

Allarme digitale: troppi smartphone tra i banchi

La proposta nasce dalla crescente preoccupazione per l’abuso di smartphone e tablet tra i giovani, che secondo i dati dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale, compromette concentrazione, capacità di sintesi e memoria a breve termine. Gli esperti parlano ormai apertamente di “deterioramento cerebrale digitale”, una sindrome caratterizzata da disattenzione cronica, perdita della capacità di orientamento spaziale e difficoltà nella comprensione del testo.

“Non vogliamo demonizzare il digitale – ha chiarito Andrea Cangini – ma rilanciare il valore educativo della carta e della penna come strumenti insostituibili. È una questione di equilibrio, non di nostalgia”. Le due proposte mirano quindi a integrare le pratiche tradizionali nel contesto scolastico moderno, non a escludere la tecnologia.

Il ruolo educativo della scrittura a mano

La grafologa Valeria Angelini ha sottolineato come la scrittura a mano, oltre a sviluppare il pensiero critico e l’organizzazione mentale, favorisca l’autocontrollo, la pazienza e l’identità personale. “Il gesto grafico – ha affermato – è un atto unico, che connette corpo e mente. Ogni calligrafia è una traccia irripetibile della personalità”.

Le proposte hanno già ottenuto l’interesse di molti docenti e dirigenti scolastici, preoccupati per il crescente calo di attenzione degli studenti e per le difficoltà nella produzione scritta. Se approvate, le nuove disposizioni potrebbero entrare in vigore già dall’anno scolastico 2025/2026.

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