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Scuola: al via l'assunzione di 45.124 docenti per l'anno scolastico 2024/25, ma senza "call veloce"

Sono state definite le modalità di assunzione per 45.124 docenti per l'anno scolastico 2024/25, un processo che coinvolgerà diverse categorie di candidati, tra cui gli idonei dei concorsi 2016 e 2020. Tuttavia, una delle novità principali è l'abolizione d

A cura di Redazione
06 agosto 2024 09:59
Scuola: al via l'assunzione di 45.124 docenti per l'anno scolastico 2024/25, ma senza "call veloce" -
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Sono state definite le modalità di assunzione per 45.124 docenti per l’anno scolastico 2024/25, un processo che coinvolgerà diverse categorie di candidati, tra cui gli idonei dei concorsi 2016 e 2020. Tuttavia, una delle novità principali è l’abolizione della “call veloce”, un meccanismo che negli ultimi anni aveva accelerato il reclutamento su base volontaria per coprire posti vacanti.

Il piano di assunzioni, delineato dal decreto ministeriale n. 158 del 2 agosto e dalla nota n. 120210, prevede due fasi distinte: una ordinaria e una straordinaria. Nella fase ordinaria, si procederà allo scorrimento delle Graduatorie a Esaurimento (GaE) e delle graduatorie dei concorsi, comprese quelle degli idonei del concorso 2020. Nella fase straordinaria, invece, si darà spazio agli aspiranti inseriti nella prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di sostegno, che potranno presentare domanda entro il 7 agosto per eventuali posti residui, seguiti da una “mini call veloce” per coprire i posti ancora vacanti.

Una particolarità di questa tornata di assunzioni è l’attenzione riservata ai vincitori dei concorsi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per i quali verranno accantonati i posti qualora le graduatorie non siano pronte entro il 31 agosto. Per loro, sarà possibile procedere con le assunzioni fino al 31 dicembre 2024, a condizione che le graduatorie vengano pubblicate entro il 10 dicembre.

Un altro aspetto rilevante riguarda la risoluzione dei contenziosi legati ai concorsi del 2016 e 2020. Prima di avviare le ordinarie procedure di immissione in ruolo per il prossimo anno scolastico, gli Uffici Scolastici Regionali (USR) dovranno ricostruire il percorso professionale dei docenti che sono stati assunti con riserva o che hanno subito la revoca del contratto, per determinare se confermare il ruolo o la permanenza nelle graduatorie di merito, specialmente per coloro che hanno superato le prove suppletive.

Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (Anief), ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti in questa fase di assunzioni. “Siamo riusciti ad aprire le porte a tanti precari altrimenti esclusi, sanando in particolare i contenziosi legati ai concorsi del 2016 e 2020”, ha dichiarato Pacifico. Tuttavia, ha sottolineato che rimane ancora irrisolta la questione dei docenti assunti con riserva dalle GaE e poi licenziati, un problema che, secondo Pacifico, deve essere affrontato con urgenza per riconoscere il valore professionale di questi insegnanti e per garantire la continuità didattica nelle scuole.

Con l’avvio delle nuove assunzioni, il Ministero dell’Istruzione intende rispondere alle esigenze di organico delle scuole italiane, in particolare in regioni come la Lombardia, dove si concentrerà un quarto delle nuove immissioni in ruolo. Tuttavia, restano ancora alcune criticità da affrontare, tra cui la gestione dei contenziosi pendenti e la necessità di trovare soluzioni stabili per i docenti precari che da anni sostengono il sistema scolastico con il loro lavoro.

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