La Voce della Scuola

Scuola - continuità didattica: "Si costituisca con urgenza un tavolo tecnico permanente presso MIM", la richiesta della FIRST

La continuità didattica è al centro del dibattito del mondo scuola per svariati motivi ma ad esprimere contrarietà in merito questa volta sono le famiglie degli alunni tramite le associazioni che le r...

A cura di Doriana D'Elia
13 luglio 2024 13:04
Scuola - continuità didattica: "Si costituisca con urgenza un tavolo tecnico permanente presso MIM", la richiesta della FIRST -
Condividi

La continuità didattica è al centro del dibattito del mondo scuola per svariati motivi ma ad esprimere contrarietà in merito questa volta sono le famiglie degli alunni tramite le associazioni che le rappresentano. Di seguito le dimostranze della Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela, FIRST, che dichiara le proprie preoccupazioni: “Si costituisca con urgenza un tavolo tecnico permanente presso MIM”, manifestando, dunque, contrarietà all’approvazione del DL 71 del 31.05.2024, in discussione alla Camera, un provvedimento che mette in gioco gli interessi delle famiglie degli alunni con disabilità senza averle coinvolte direttamente tramite i loro rappresentanti. 

Il nucleo tematico messo in discussione è in primis la formazione del personale che dovrà garantire la continuità didattica. 

Se da un lato si ritiene necessaria una formazione sempre più specifica che vada a caratterizzarsi sulle specifiche esigenze degli alunni, quindi di una formazione continua oltre gli attuali sistemi di formazione ordinaria: TFA sostegno,; dall’altro, invece,  il provvedimento dispone la priorità di continuità didattica anche per il personale non specializzato. Una contraddizione che non passa inosservata: “Dall’esame del testo depositato in Commissione VII Cultura della Camera, scorgiamo che all’art. 8, destinato alla regolamentazione della continuità didattica per gli alunni con disabilità- dichiara l’avvocato Benincasa, presidente della FIRST-, non è stato soppresso, né modificato il comma 3 bis lettere a) e b), che prevedono rispettivamente la possibilità che il principio della continuità didattica si applichi sia ai docenti non specializzati che hanno ricoperto per tre anni posti di sostegno, sia, addirittura, a coloro che lo ricopriranno per la prima volta in assenza di alcuna specializzazione o formazione”.

Analisi degli organici: divario tra insegnanti specializzati ed alunni:

“I dati allegati alla relazione tecnica sono “ drammatici”, si attesta, nero su bianco, che ad oggi ben 85 mila docenti che coprono cattedre sul sostegno non sono specializzati, di conseguenza ben 136 mila alunni, su 338 mila complessivi, risultano privi di docenti specializzati- continua il rappresentante FIRST-. Si tratta di numeri imponenti che denotano una criticità strutturale che comprova l’urgente necessità di soluzioni che non possono che essere durature, che importano una radicale inversione di rotta; Occorrono soluzioni effettivamente adeguate ai bisogni degli alunni con disabilità, la soluzione definitiva non può essere il rimedio di una formazione di appena 30 ore di CFU, tutta, peraltro, da iniziare, da verificare nei contenuti e nelle tempistiche, sicchè si può ben dire che il prossino anno scolastico la situazione di circa 136 mila alunni non muterà per nulla”.

Le richieste 

“Questa Federazione ribadisce che la scuola dell’inclusione sia posta al centro di ogni questione politica, ricordando che la scuola Italiana o è inclusiva, oppure semplicemente non è- conclude-. Per la detta ragione chiediamo e ribadiamo con assoluta urgenza l’istituzione di un tavolo tecnico di lavoro che miri a formulare proposte e soluzioni per una programmazione strutturale che abbia per oggetto le dinamiche del sostegno, che atteso i dati appaiono fuori controllo ormai da diversi anni. Al contempo chiediamo che sia ricostituito con assoluta urgenza l’Osservatorio Permanente per l’inclusione scolastica”.

La Voce della Scuola sui social