Scuola, FLC CGIL: con giudizi e condotta Valditara punisce anziché educare
Scuola, FLC CGIL: con giudizi e condotta Valditara punisce anziché educare

L’annuncio del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, relativo alla pubblicazione della nuova Ordinanza Ministeriale sul sistema di valutazione, non sorprende ma indigna profondamente il mondo della scuola. Il provvedimento, improntato a una logica sanzionatoria, sconfessa il potenziale educativo dell’istruzione e, di fatto, contrasta con lo spirito delle norme vigenti in materia di valutazione e con i principi costituzionali di tutela del diritto allo studio e alla crescita formativa (artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana).
Nonostante le preoccupazioni espresse, negli ultimi mesi, da autorevoli pedagogisti, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni professionali, l’atto emanato dal Ministro conferma l’intento di utilizzare a strumenti punitivi come voti bassi, giudizi sintetici e bocciature, in particolare nella scuola primaria e nella fase delicata della pre-adolescenza. In tal modo, si svuota la funzione formativa della valutazione – tradizionalmente intesa, secondo il D.Lgs. 62/2017, come strumento di accompagnamento e miglioramento del processo di insegnamento-apprendimento – e si privilegia invece una prospettiva centrata sulla punizione, in linea con una visione del “merito” intesa come selezione e stigmatizzazione delle difficoltà. La scelta di reintrodurre formalmente il “voto di condotta” come leva disciplinare, inoltre, appare in contrasto con l’idea di corresponsabilità educativa promossa dal DPR 249/1998 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti), che riconosce la centralità di metodi educativi dialogici e partecipativi per prevenire il disagio scolastico.
Invece di puntare a una scuola inclusiva, capace di rispondere ai bisogni formativi degli studenti – come peraltro richiesto dal D.Lgs. 66/2017sull’inclusione scolastica – l’ordinanza ministeriale sembra attribuire alla valutazione una funzione meramente sanzionatoria. Come FLC CGIL, ribadiamo che la scuola italiana possiede molte più risorse educative di quanto il Ministro Valditara lasci intendere. Siamo certi che la comunità scolastica saprà mettere in campo e rafforzare le buone pratiche in grado di valorizzare l’apprendimento collaborativo, la didattica laboratoriale e l’orientamento formativo, in linea con l’impianto normativo che, fino a oggi, ha guidato le scelte in materia di valutazione e inclusione. Ci auguriamo che il Ministro, anziché insistere su una deriva punitiva, si adoperi per trovare le risorse necessarie al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca 2022-2024, nel rispetto del dettato costituzionale e delle disposizioni del D.Lgs. n. 165/2001 (relativo al pubblico impiego). È indispensabile riconoscere e valorizzare adeguatamente le professionalità di chi opera nella scuola,affinché le istituzioni scolastiche possano davvero promuovere la crescita delle nuove generazioni e, con essa, il progresso del Paese. Così in una nota la FLC CGIL,Federazione Lavoratori della Conoscenza.