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Scuola, rinnovo CCNL, Gilda: trasparenza e risorse, la nostra battaglia per la firma

Scuola, rinnovo CCNL, Gilda: trasparenza e risorse, la nostra battaglia per la firma

A cura di Redazione
29 maggio 2025 15:32
Scuola, rinnovo CCNL, Gilda: trasparenza e risorse, la nostra battaglia per la firma -
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Si è svolto oggi, mercoledì 28 maggio, il quarto incontro all’Aran per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Istruzione e Ricerca, valido per il triennio 2022-2024
Molti i nodi ancora da sciogliere, che fanno pensare ad una chiusura non immediata del tavolo delle trattative. La delegazione della Gilda degli Insegnanti che ha preso parte all’incontro, ha ribadito i punti salienti della linea politica che intende perseguire.
Tra questi, la questione della trasparenza nella distribuzione del MOF e la richiesta di più risorse.
“Chiediamo trasparenza – afferma Castellana – si deve conoscere chi nelle scuole percepisce compensi, perché, trattandosi di denaro pubblico, non dovrebbero essere permesse né opacità né segretezza legata alla privacy. Nella scuola educhiamo le future generazioni al rispetto delle norme e della legalità, invece poi alla prova dei fatti risulta quasi impossibile conoscere per esempio chi ha percepito quote del FIS”.
Sul nodo risorse, il coordinatore nazionale ribadisce l’importanza della valorizzazione della funzione docente, se si vuole investire in un progetto di rinascita della Scuola pubblica – statale.
“Gli insegnanti, oggi – afferma Castellana – hanno perso il loro ruolo primario, quello di educatori, oberati da scartoffie che nulla hanno a che fare con la didattica, svalutati da miseri stipendi con cui qualcuno non riesce neanche a coprire le spese a fine mese. Siamo – continua – la categoria a cui più si chiede formazione e preparazione, oltretutto a costi elevati ma cui allo stesso tempo si offre un riconoscimento economico indegno. Sfrutteremo questo tavolo di trattativa – chiosa – per ribadire la rilevanza sociale che ha la questione stipendiale dei docenti, andando a incidere sulla qualità del sistema educativo e sull’attrattività della professione”.

Così in una nota la Gilda degli Insegnanti

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