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Sostegno: UIL Scuola accoglie il piano del Ministro, ma avanza riserve sulla gestione delle assunzioni e sulla conferma dei docenti

La proposta del Ministro dell’Istruzione di specializzare e stabilizzare i docenti precari sul sostegno trova l’ok, almeno parziale, della UIL Scuola.

06 settembre 2024 17:27
Sostegno: UIL Scuola accoglie il piano del Ministro, ma avanza riserve sulla gestione delle assunzioni e sulla conferma dei docenti -
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La proposta del Ministro dell’Istruzione di specializzare e stabilizzare i docenti precari sul sostegno trova l’ok, almeno parziale, della UIL Scuola.

 

In un comunicato, il segretario generale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, ha accolto favorevolmente alcuni punti chiave del piano, sottolineando come molte delle idee del Ministero rispecchino le proposte avanzate dal sindacato da tempo. Tuttavia, non mancano le riserve su alcune misure, che, secondo D’Aprile, potrebbero compromettere il corretto funzionamento della scuola pubblica.

Specializzazione e stabilizzazione: un piano condiviso

Il cuore del piano del Ministro riguarda la specializzazione dei docenti precari e la loro stabilizzazione attraverso un piano di assunzioni che prevede la trasformazione graduale dell’organico di fatto in organico di diritto. D’Aprile evidenzia che questa è una proposta avanzata da tempo dalla UIL, poiché si ritiene che solo un corpo docente qualificato possa garantire il diritto all’istruzione degli alunni con disabilità, un segmento di studenti in costante crescita negli ultimi anni.

Secondo il sindacato, l’aumento del numero di alunni con disabilità deve essere accompagnato da un aumento proporzionale di docenti specializzati, un aspetto su cui il sistema scolastico attuale è in forte ritardo. La proposta del Ministro di rafforzare il sostegno tramite assunzioni mirate e un percorso chiaro di abilitazione appare dunque, nelle parole di D’Aprile, “un progetto valido su cui si possono trovare soluzioni comuni”.

Nonostante l’apertura verso il piano ministeriale, il segretario della UIL Scuola non manca di evidenziare criticità, in particolare sul tema della distribuzione territoriale dei corsi di specializzazione. Le recenti 21.000 ammissioni ai corsi universitari di specializzazione sono state accolte con preoccupazione, poiché i corsi stessi non sempre rispondono alle effettive necessità dei territori. Secondo D’Aprile, esiste uno scollamento tra il numero di posti disponibili per i corsi e il reale fabbisogno nazionale, una discrepanza che rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà di molte scuole, in particolare al Sud.

Il sindacato ritiene inoltre che il sistema misto, che prevede il riconoscimento di titoli esteri oltre a quelli italiani, crei divisioni all’interno della categoria dei docenti precari e ostacoli la piena efficienza del sistema scolastico. D’Aprile ribadisce l’importanza di garantire percorsi unificati e trasparenti di formazione e assunzione, evitando la frammentazione.

Il ruolo delle famiglie nella conferma dei docenti: una scelta contestata

Un punto su cui la UIL esprime totale disaccordo è la proposta di permettere alle famiglie di alunni con disabilità di confermare o scegliere i docenti. Secondo il sindacato, affidare alle famiglie un ruolo decisionale così importante, senza criteri trasparenti, minerebbe il principio di imparzialità del sistema scolastico pubblico. “Questo rischia di creare un sistema basato su vincoli e consensi che è in contrasto con la laicità, trasparenza e pluralismo garantiti dalla Costituzione”, ha affermato D’Aprile.

La UIL ritiene che la scuola statale debba restare un baluardo di equità, in cui le scelte sui docenti siano fatte in base a criteri professionali e oggettivi, e non attraverso la richiesta delle famiglie, che potrebbe aprire la strada a forme di favoritismo e disuguaglianza.

L’organico di fatto e i 200.000 precari

Il tema della stabilizzazione del personale scolastico precario resta centrale nella proposta della UIL. La trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto, afferma D’Aprile, deve riguardare non solo i docenti, ma anche il personale ATA, coinvolgendo oltre 200.000 lavoratori che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole pur senza stabilità lavorativa. Per la UIL, è fondamentale utilizzare tutti i canali di assunzione disponibili, come le GPS di prima fascia, per garantire continuità didattica e valorizzare il personale che ha dimostrato dedizione e professionalità.

Attesa per il piano definitivo

Nonostante le critiche, la UIL Scuola si dice pronta al confronto e attende l’esposizione definitiva del piano annunciato dal Ministero. Per il sindacato, l’obiettivo comune deve essere quello di potenziare la scuola pubblica e garantire stabilità ai lavoratori, nell’interesse degli alunni e delle famiglie.

La discussione su come rendere il sostegno scolastico più efficace e inclusivo è quindi solo all’inizio. Sarà interessante vedere come evolveranno le proposte del Ministero e quali saranno i prossimi passi nel dialogo con le parti sociali.

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