“Stato dove sei?”, la fascia aggiuntiva al concorso straordinario 2018: chi sono e le loro richieste
Il personale docente precario inserito nelle graduatorie di merito nelle fasce aggiuntive della Regione Campania chiede un piano tecnico per la stabilizzazione dei precari storici.

Il personale docente precario inserito nelle graduatorie di merito nelle fasce aggiuntive della Regione Campania chiede un piano tecnico per la stabilizzazione dei precari storici. Ma chi sono e quali sono le loro richieste?

Ce lo spiega la portavoce del gruppo, Anna Cutolo: “Dal 2016 gli idonei delle classi di concorso infanzia e primaria in Campania, non sono stati assunti prima per lo sbarramento con un tetto del 10% e poi con successive lotte e l’alternarsi dei governi con il ministro Azzolina, hanno ottenuto la fascia aggiuntiva D. M.40 /2020 alle GMRE del 2018, ovvero una graduatoria ad esaurimento per la tutela del ruolo, acquisita con il superamento del predetto concorso. Sono trascorsi ben quasi 10 anni ed ogni anno purtroppo la nostra posizione non viene mai toccata e siccome i bandi del PNRR gettano su di noi l’ennesimo ostacolo- ombra, dato che chi li supera avrà la precedenza negli anni avvenire ci chiediamo in quale specchio riflettere la nostra immagine di lavoratori/ci calpestati nella propria dignità se non nelle stesse istituzioni che hanno bandito questo concorso definito il più selettivo della storia repubblicana. La tutela al lavoro è un diritto costituzionale, oggi purtroppo, baratto di leggi a sfondo economico. Stato dove Sei? Alla luce di questo fatidico preambolo ci accingiamo all’ennesimo monologo, con desiderio che diventi dialogo interattivo con le istituzioni competenti: Ministero dell’Istruzione e del Merito e del MELF.
Non si può selezionare personale e farlo diventare naufrago, senza mai toccare sponde e porti ad un tempo indefinito. Pertanto chiediamo alla S.V che si prendano in visione i seguenti punti per sviluppare un cantiere di lavoro per una categoria che chiede di essere stabilizzata”, Anna Cutolo, docente inserita nella fascia aggiuntiva delle GMRE 18.
Le richieste del gruppo:
– Assumere su tutti i posti vacanti non solo dell’organico di diritto ma anche da una quota parte dell’organico di fatto in continua crescita;
– Che le GM siano equiparate alle GAE per gli incarichi annuali con effetto prioritario rispetto alle GPS;
– si apra un canale di assunzione per gli specializzati sul sostegno per tutti coloro che hanno conseguito il titolo dopo la definizione delle suddette graduatorie di merito;
– col fine di smaltire i candidati delle graduatorie di merito ancora esistenti stabilire un canale riservato al ruolo anche nella definizione dei nuovi concorsi Pnrr o che questi siano attivati solo nelle regioni le cui graduatorie di merito risultino effettivamente esaurite.
Il gruppo ribadisce, inoltre, la necessità di un riassetto strutturale dell’ambito scolastico apportando quei cambiamenti attesi da più parti, tipo:
– Ridimensionamento del numero di bambini per classi;
– Tempo pieno, con un obbligo in mora per l’attivazione di sezioni a 40 ore per ogni istituzione scolastica per sanare il divario Nord-Sud;
– l’incremento del potenziamento per le scuole dell’infanzia e della primaria;
– Moduli di aggregazione di intersezione e di interclasse;
– il blocco della reiterazione dei contratti a termine con l’accesso diretto ai ruoli superata una determinata soglia temporale, con una vera e propria revisione del sistema di reclutamento.
– L’utilizzo delle GM per il reperimento personale con altri enti statali o locali, quali ad esempio: poli dell’infanzia e scuole primarie paritarie;
– il ripristino della Call Veloce in altre regioni o all’interno della stessa su province in cui si registrano cattedre vacanti.
‘Il gruppo, infine, chiede una particolare attenzione degli uffici scolastici regionali nel provvedere ad una ‘ripulita’ puntuale delle graduatorie del personale già di ruolo e di appoggiarlo per un piano di stabilizzazione specifico che prevede oltre al percorso ordinario anche l’utilizzo dei docenti, compresi i diplomati magistrali, in enti locali e parastatali; personale tra l’altro già utilizzato negli scorsi anni e che ora si vede scavalcare dalle direttive dei neo poli per l’infanzia’, .