Gli studenti contro la riforma di Valditara: “pretendiamo una scuola non punitiva, un altro modello di valutazione”
[media id="1799"]L’Unione Degli Studenti, il sindacato studentesco più rappresentativo del Paese, si oppone alle linee guida della riforma di Valditara sulla valutazione.Il ministro dell’Istruzione e...


Il ministro dell’Istruzione e del merito ha presentato le linee guida per la prossima riforma sulla valutazione, la riforma prevederebbe: il voto in condotta anche alle medie, la bocciatura per con il 5 in condotta, il debito in educazione civica se il voto non è superiore al 6 e i lavori socialmente utili per chi fosse sospeso per più di 2 giorni.
“Ci opponiamo fortemente alla proposta del ministro Valditara – dichiara Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti – che ancora una volta porta avanti l’idea di una scuola che serve solo a punire e sanzionare gli studenti, invece che essere un luogo di formazione reale, inclusivo e accessibile. Questo modello di istruzione basato su merito e competizione causa altissimi livelli di ansia e stress sistemici, che fanno sì che la formazione sia vissuta come una prestazione e una gara, invece che uno strumento di emancipazione e costruzione di pensiero
critico”
“Pretendiamo un modello di scuola che si basi sulla formazione reale degli studenti, sia accessibile e inclusivo – continua Alice Beccari, esecutivo nazionale dell’UDS – Gli studenti hanno le idee chiare sul modello di scuola che vogliono, è ora che il ministro ci ascolti realmente.
Esigiamo:
- una valutazione narrativa funzionale ad uno scambio continuo formativo seguendo l’esempio di quelle scuole pubbliche italiane che stanno sperimentando con successo questo sistema abolendo così la valutazione punitiva e numerica portatrice solo di stress e ansia sistemici.
- l’abolizione della cultura del merito e della didattica frontale e nozionistica in favore di un modello orizzontale, laboratoriale e partecipante.
- scuole sicure, inclusive e accessibili, con carriere alias, codici antimolestie, sportelli psicologici, per contrastare ogni forma di violenza e lottare contro l’aumento dei disturbi psicologici nella nostra generazione”
“Gli studenti rivendicano un nuovo modello di scuola – conclude Chiesa – continueremo a mobilitarci fin quando quello attuale non cambierà mettendo al centro gli studenti e la loro formazione reale, costruendo scuole inclusive e accessibili dal basso e insieme agli studenti stessi.”