Supplentite, la Buona Scuola non è servita, il doppio canale è la risposta della Lega
Un fenomeno in continua crescita soprattutto nelle aree settentrionali ma che ha preso forma tangibile su tutto il territorio nazionale, esattamente come segnalato dal Messaggero Veneto, in Friuli Ve...

Un fenomeno in continua crescita soprattutto nelle aree settentrionali ma che ha preso forma tangibile su tutto il territorio nazionale, esattamente come segnalato dal Messaggero Veneto, in Friuli Venezia Giulia che afferma che allo stato attuale la scuola si affida per un buon 25 per cento a insegnanti assunti a tempo determinato analoga la situazione per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, (edizione del 5.3.2024, con titolo: “La Lega punta al doppio canale per abbattere il precariato”). La riduzione demografica e il turnover non risulta sufficiente per l’assorbimento del precariato attuale nemmeno in un’ottica longitudine, per la Lega è necessario il ripristino del “doppio canale” supportato da un sistema di abilitazione adeguato e permanente nel tempo. “Negli ultimi anni anziché agevolare le assunzioni a tempo indeterminato si è preferito disperdere energie alla ricerca di supplenti mettendo pesantemente a rischio la qualità del servizio espresso ai nostri ragazzi”, lo dichiara il responsabile del Dipartimento istruzione della Lega, già presidente della VII Commissione Cultura del Senato della Repubblica Italiana, Mario Pittoni.
Dopo 10 anni di assenza sullo scenario del sistema di formazione universitario sono in dirittura di arrivo i percorsi abilitanti all’insegnamento con le diverse declinazioni dei CFU utili per l’acquisizione del titolo accessorio alla formazione di base per l’accesso alle prime fasce delle graduatorie provinciali, per l’accesso diretto ai concorsi e alla mobilità professionale ossi la cosiddetta progressione verticale del mondo scuola. Insomma svariati vantaggi, a seconda della posizione giuridica dell’insegnante, che sono stati preclusi per un decennio con relativi ritardi nelle procedure di reclutamento e mobilità.
“Ci eravamo impegnati affinché, dopo un’attesa decennale, il 2024 fosse l’anno d’avvio dei percorsi formativi abilitanti all’insegnamento per tutte le categorie e senza preselezione. I corsi sono finalmente sulla linea di partenza”. Così sulla sua pagina Facebook il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, annuncia il successo in una battaglia iniziata nel 2013 con i Percorsi abilitanti speciali (PAS) e durata oltre dieci anni.