Tar Lombardia e caso studente con Dsa. Confermato il non passaggio alla classe successiva. I motivi
Tar Lombardia e caso studente con Dsa. I giudici confermano il non passaggio alla classe successiva. L’adeguata risposta dell’Istituto e i motivi della sentenzaTar Lombardia e caso studente con Dsa. C...

Tar Lombardia e caso studente con Dsa. I giudici confermano il non passaggio alla classe successiva. L’adeguata risposta dell’Istituto e i motivi della sentenza
Tar Lombardia e caso studente con Dsa. Confermata la bocciatura
Tar Lombardia e caso studente con Dsa. Più volte abbiamo ribadito che ogni sentenza è il risultato di un’attenta analisi della situazione. Ogni diritto o dovere è sempre rapportato al caso concreto.
Nello specifico il diritto allo studio che gode della massima considerazione, in quanto previsto dalla nostra Costituzione (art. 2, 3 e 34), non può essere ritenuto assoluto e quindi prevalere comunque.
La sentenza del Tar della Lombardia (Brescia) n° 549/24,(visibile dopo aver inserito i riferimenti) conferma quanto scritto. La vicenda è illustrata nella sentenza. Studente di scuola superiore con Dsa in possesso di un Pdp che certificava l’integrità delle sue capacità complesse, non è stato ammesso alla classe successiva. “Nelle prove di recupero (1-2-3 settembre 2021) lo studente ha raggiunto la sufficienza in inglese (6), ma non in matematica (5) e latino (3). Pertanto, il Consiglio di Classe, nello scrutinio differito del 6 settembre 2021, ha deciso all’unanimità la non ammissione alla classe successiva, ai sensi dell’art. 8 comma 4 dell’ordinanza ministeriale 5 novembre 2007 n. 92“. Ovviamente contro la decisione i genitori hanno fatto ricorso al tribunale amministrativo.
Il dettaglio della relazione difensiva dell’Istituto
Interessanti le prove portate dall’Istituto. Si evince il dettaglio e la consapevolezza delle procedure da adottare nel caso specifico. Di fronte alla loro corretetzza e applicazione, il Tar evita invasioni di campo in “quanto al merito dei voti attribuiti, il Consiglio di Classe esercita una discrezionalità tecnica non direttamente sindacabile dal giudice amministrativo“.
Ecco gli elementi della relazione prodotti dalla scuola
(i) la prova scritta di matematica non era differente da quella sottoposta al resto della classe, tuttavia, in applicazione del PDP, è stata considerata completa se svolta al 75%;
durante la prova scritta di matematica lo studente ha potuto usufruire dell’assistenza del docente per eventuali chiarimenti. Inoltre, lo studente ha potuto utilizzare alcuni appunti, sottoposti al docente tramite e-mail il giorno prima;
nella prova scritta di matematica lo studente ha tralasciato completamente i quesiti di geometria e geometria analitica. Per la parte algebrica, solo un quesito è stato completamente e correttamente risolto, mentre gli altri sono stati risolti in modo incompleto, o con errori sia lievi sia gravi;
la prova orale di matematica ha avuto una durata di circa 15 minuti, per evitare eventuali affaticamenti cognitivi. L’esame si è aperto con una domanda di geometria (teoremi di Euclide), a cui sono seguite numerose domande integrative sull’argomento, con risposte inconsistenti da parte dello studente. A una successiva domanda, riguardante una questione algebrica (equazioni di secondo grado), lo studente ha dato una risposta solo parziale;
la prova scritta di latino prevedeva una traduzione con le medesime tempistiche del resto della classe, ma ridotta del 25%. La riduzione era stata segnalata dalla docente mediante un segno grafico ben conosciuto dallo studente;
l’esito della prova scritta di latino è stato gravemente insufficiente, con numerosi errori morfosintattici e di costrutto;
anche la prova orale di latino ha avuto esito negativo, in quanto lo studente non è stato in grado di correggere gli errori commessi, neppure guidato dall’insegnante, e non ha dimostrato conoscenze sufficienti nella materia. Oltretutto, la versione assegnata aveva il medesimo contenuto del libro in italiano assegnato come lettura estiva, che però lo studente ha ammesso di non aver letto”.