Tutela per gli 'Ex Quartini': La Lega propone soluzioni dopo la decisione del TAR
Il Senatore Roberto Marti: Emendamento per Prorogare le Graduatorie e Riserva per Meritevoli

“Il Senatore Roberto Marti: Emendamento per Prorogare le Graduatorie e Riserva per Meritevoli”
Nel contesto delle recenti decisioni del TAR del Lazio, che hanno invalidato la graduatoria unica nazionale e l’introduzione dei TOLC, il senatore della Lega Roberto Marti si fa portavoce della preoccupazione degli studenti che, durante l’anno scolastico 2022/2023, si sono distinti superando le prove con punteggi elevati, preparandosi così all’iscrizione nelle facoltà prescelte.
Marti sottolinea il disagio provocato dalla sentenza del TAR, affermando che questa ha gettato nello sconforto gli studenti meritevoli che avevano già dimostrato competenza, determinazione e passione. Durante una diretta su Facebook con gli “ex quartini 2023”, il senatore ha condiviso la sua preoccupazione e la volontà di trovare soluzioni concrete.
Il presidente della commissione Cultura e Istruzione a Palazzo Madama ha dichiarato di aver discusso la situazione con il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e ha annunciato l’intenzione di presentare un emendamento. Tale emendamento proporrà la proroga della validità della graduatoria per il prossimo anno accademico, permettendo agli studenti di mantenere il riconoscimento dei loro meriti.
Inoltre, Marti ha annunciato l’intenzione di definire una quota di riserva dedicata agli “ex quartini” presso ciascun Ateneo. Questa misura mira a garantire una tutela specifica per coloro che hanno superato le prove con eccellenza, offrendo loro una maggiore certezza nell’accesso alle facoltà universitarie.
La proposta della Lega riflette l’importanza di tutelare il merito e il talento degli studenti, promuovendo una risposta efficace e tempestiva alle sfide create dalla recente sentenza del TAR. Resta ora da vedere come la proposta verrà accolta e se porterà a un cambiamento positivo per gli “ex quartini” che aspirano a intraprendere il percorso universitario con il riconoscimento del loro impegno e delle loro competenze.