La Voce della Scuola

UDS in piazza: Flash mob davanti al MIUR

Oggi, l'Unione Degli Studenti si è recata davanti al Ministero dell'Istruzione per ribadire alla politica la richiesta di un modello di scuola alternativo.

18 febbraio 2024 16:05
UDS in piazza: Flash mob davanti al MIUR -
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L’Assemblea Nazionale Studentesca, organizzata dall’Unione Degli Studenti, ha concluso tre giornate intense di assemblee, dibattiti e laboratori con un impatto significativo. Centinaia di studenti provenienti da tutta Italia si sono uniti per dimostrare che un modello di scuola alternativo è non solo possibile ma necessario. L’evento si è chiuso con un suggestivo flash mob davanti al Ministero dell’Istruzione.

 

Durante l’assemblea, è emerso un modello di scuola costruito dal basso, enfatizzando cinque diritti fondamentali. Un inedito momento di condivisione che ha coinvolto realtà nazionali e internazionali, tra cui MNL, Obessu, Rete della Conoscenza, FLC-CGIL, Actionaid, Libera, Legambiente, Sbilanciamoci, Movimento No base, Non Una Di Meno, Fridays For Future, Maleducat3, e GPI (Giovani Palestinesi).

Oggi, l’Unione Degli Studenti si è recata davanti al Ministero dell’Istruzione per ribadire alla politica la richiesta di un modello di scuola alternativo.

Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’UDS, ha dichiarato: “Alzando i cartelli con le nostre rivendicazioni, rivendichiamo un modello differente e costruito dal basso“. Si è sottolineato il rifiuto delle decisioni prese dal Ministro Valditara senza un confronto con le organizzazioni studentesche.

Bianca Chiesa ha anche annunciato le future azioni del movimento: “Scenderemo in piazza in primavera contro le riforme su condotta e Its, contro un modello di scuola meritocratica, classista e non inclusiva“.

Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’UDS, ha ribadito l’importanza di garantire il diritto allo studio in tutte le sue forme e di ottenere una scuola libera dalle logiche di mercato.

Abbiamo dimostrato che un’altra scuola è possibile e questo mese di attivazione, verso i prossimi mesi di lotta tra l’8 marzo e il 21, lottiamo perché i diritti non si meritano“, conclude con determinazione Bianca Chiesa. L’assemblea nazionale ha chiaramente lanciato un segnale forte al Ministero dell’Istruzione, richiamando l’attenzione sulla necessità di un cambiamento significativo nel sistema educativo italiano.

 

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