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UN'ITALIA SENZA GIOVANI: le paure e le speranze di una generazione alla ricerca di un futuro migliore

UN'ITALIA SENZA GIOVANI: le paure e le speranze di una generazione alla ricerca di un futuro migliore

A cura di Karola Cappai
28 aprile 2025 21:23
UN'ITALIA SENZA GIOVANI: le paure e le speranze di una generazione alla ricerca di un futuro migliore -
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Negli ultimi anni, l’emigrazione giovanile dall’Italia ha raggiunto livelli allarmanti, con un numero crescente di giovani che scelgono di andare all’estero in cerca di opportunità migliori. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel 2021 oltre 40.000 italiani tra i 18 e i 34 anni hanno lasciato il paese, un trend che si è amplificato durante la pandemia. Le mete preferite dai giovani italiani sono principalmente Regno Unito, Germania, Francia e Spagna, dove si concentrano le maggiori opportunità lavorative. Ad esempio, secondo Eurostat, il 28% dei giovani emigrati italiani si è trasferito nel Regno Unito, seguito dal 22% in Germania e dal 15% in Spagna. I settori maggiormente interessati dall’emigrazione sono tecnologia, ingegneria, sanità e servizi al cliente, dove le richieste di lavoro sono elevate e le retribuzioni sono più attrattive rispetto a quelle italiane.

Alla base di questa emigrazione ci sono diverse paure condivise da molti giovani italiani. In primis, la preoccupazione di non riuscire a guadagnare quanto basta per vivere dignitosamente nel proprio Paese. Le recenti statistiche indicano che il 40% dei giovani lavoratori percepisce uno stipendio inferiore alla soglia di povertà, mentre il costo della vita continua a crescere, rendendo difficile arrivare a fine mese. Molti di loro affermano di sentirsi intrappolati in un circolo vizioso: la pressione economica rende difficile la costruzione di una famiglia, che  a sua volta genera la paura di una vita infelice caratterizzata da insoddisfazione professionale e personale, che a sua volta sfiducia nella possibilità di modificare la propria condizione. Un sondaggio condotto dall’Osservatorio sui Giovani ha rivelato che il 65% degli intervistati ritiene che l’Italia non offra loro un futuro stabile e felice.

Le paure non si limitano solo all’aspetto economico: anche la libertà sembra essere a rischio in un contesto in cui le leggi tendono a diventare più restrittive. La percezione di una crescente intolleranza e di una limitazione dei diritti civili ha spinto molti giovani a cercare altrove un ambiente più accogliente e liberale. C’è la paura di non essere tutelati in caso di reati; la percezione di una giustizia che protegge più l’aggressore che la vittima alimenta un sentimento di insicurezza e impotenza. Molti giovani vedono all’estero un sistema giudiziario più efficiente e meno influenzato da dinamiche sociali e politiche che in Italia lasciano le vittime senza supporto.

Inoltre, la crescente preoccupazione per l’aumento dei prezzi, non solo della benzina ma anche dei prodotti di uso quotidiano, ha reso insostenibile per molte famiglie l’idea di restare. La voglia di vivere in modo più green si scontra con la realtà dei prezzi elevati dei prodotti a km zero; l’inflazione ha reso difficile anche per le famiglie più attente all’ambiente poter accedere a scelte sostenibili. Per molti giovani, emigrare rappresenta dunque non solo una fuga dalle difficoltà presenti, ma anche una ricerca di uno stile di vita che permetta di conciliare le esigenze economiche con una maggiore attenzione per l’ambiente e la salute.

In un contesto così complesso, è comprensibile che i giovani italiani sentano il bisogno di cercare altrove ciò che non riescono a trovare nel loro paese. L’emigrazione non è solo un atto economico, ma una ricerca di benessere, libertà e sicurezza. È urgente che l’Italia affronti queste problematiche, ascoltando le voci dei giovani e lavorando per creare un ambiente in cui possano prosperare, senza dover lasciare il paese.

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